Chiude la cartolibreria La Rondine: un’altra ferita per l’informazione di prossimità

Caro Direttore,
che le edicole non abbiano un futuro, se non in qualche caso fortunato, è un dato di fatto, se solo si pensa che dalle sei milioni di copie cartacee di un tempo siamo passati ad un assai misero un milione di copie. Inoltre, secondo l’osservatorio Agcom il formato digitale già nel 2023 ha superato quello cartaceo come primo canale di informazione, mentre la percentuale dei lettori dei quotidiani è in una paurosa discesa: nel lontano 2007 era del 67%, mentre nel 2022 è stata pari al 25,4%, ovvero -41,6% in un quindicennio.
In questo contesto ha però destato stupore e rammarico la chiusura della cartolibreria La rondine di Abbiate Guazzone, che ha dovuto prendere questa triste decisione sia per il calo della vendita dei quotidiani nell’ultimo quinquennio, sia per la concorrenza spietata sul materiale scolastico da parte delle catene commerciali.
Per la comunità di Abbiate Guazzone è un duro colpo, in quanto la cartolibreria gestita da Alberto Testoni costituiva un punto di riferimento e di incontro decisamente prezioso. Purtroppo la retorica sull’importanza dei negozi di vicinato lascia il tempo che trova,poiché la mancata estensione del fondo all’editoria anche agli edicolanti può solo contribuire alla galoppante desertificazione dei nostri centri storici.
Un sincero grazie ad Alberto e alla sua famiglia per l’encomiabile impegno profuso al servizio della nostra comunità.
Gian Marco Martignoni
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