DigitAPP 2.0, il nuovo alleato digitale del MIT per i contratti pubblici

Agosto 23, 2025 - 14:30
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DigitAPP 2.0, il nuovo alleato digitale del MIT per i contratti pubblici

lentepubblica.it

Un nuovo passo verso la digitalizzazione del settore degli appalti pubblici è pronto a vedere la luce con l’aggiornamento da parte del MIT della versione 2.0 di DigitAPP.


La piattaforma gratuita messa a disposizione dal Ministero per i Responsabili Unici del Procedimento (RUP) e del personale delle stazioni appaltanti, si arricchisce di strumenti innovativi per rendere più semplice l’attività amministrativa e garantire maggiore coerenza nell’applicazione delle norme.

Dal luglio 2025 l’applicativo non è più soltanto un archivio di documentazione: accanto a flashcard e mappe concettuali, dedicate a pareri del Ministero delle Infrastrutture, linee guida ANAC e materiali formativi, entrerà in campo un chatbot sperimentale, pensato come assistente digitale capace di fornire risposte rapide e orientare gli operatori tra procedure e obblighi normativi.

La versione 2.0 di DigitAPP del MIT: un assistente virtuale per semplificare il lavoro

Il chatbot rappresenta la novità più attesa. Dopo una fase di progettazione, è ora pronto a essere testato in diversi contesti territoriali, con l’obiettivo di verificarne le funzionalità e raccogliere dati utili a perfezionarlo. L’idea alla base è quella di offrire agli addetti ai lavori un supporto immediato e intelligente, in grado di aumentare l’efficienza delle amministrazioni, ridurre gli errori interpretativi e facilitare l’accesso a informazioni spesso frammentate.

Il sistema non sarà distribuito in maniera indiscriminata: per garantire un avvio graduale e inclusivo, il Ministero ha disegnato un modello di accesso scaglionato e limitato, così da monitorare l’andamento dei test e calibrare eventuali modifiche prima di una diffusione su larga scala.

Come aderire alla fase di prova

L’adesione alla sperimentazione è riservata a figure specifiche: i RUP e il personale delle stazioni appaltanti, delle centrali di committenza e dei soggetti aggregatori registrati nell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA). Per iscriversi è necessario:

  1. Accedere alla piattaforma DigitAPP cliccando sul pulsante dedicato;

  2. Autenticarsi tramite SPID;

  3. Compilare il modulo di adesione inserendo il codice AUSA e l’indirizzo e-mail istituzionale;

  4. Attendere la mail di conferma (con l’avvertenza di controllare anche la casella spam).

Una volta esauriti i posti disponibili, la piattaforma bloccherà automaticamente nuove registrazioni fino all’apertura della finestra successiva.

Calendario della sperimentazione

Il periodo di prova avrà inizio il 1° luglio 2025 e si concluderà il 30 dicembre dello stesso anno. Durante questi sei mesi, l’accesso sarà organizzato in cinque diverse fasi, ciascuna riservata a una tipologia di ente e con un tetto massimo di 100 partecipanti.

Ecco il dettaglio delle finestre temporali:

  • 15 – 25 luglio 2025: amministrazioni centrali e soggetti operanti su scala nazionale;

  • 5 – 15 settembre 2025: enti regionali e aggregatori a livello locale;

  • 5 – 15 ottobre 2025: Province e Città metropolitane;

  • 5 – 15 novembre 2025: Comuni;

  • 5 – 15 dicembre 2025: enti non inclusi nelle categorie precedenti.

Questa distribuzione progressiva permetterà di verificare l’affidabilità del sistema su realtà amministrative molto diverse, dal centro alla periferia, in modo da ottenere un quadro completo delle necessità e delle criticità.

Una piattaforma in continua evoluzione

DigitAPP non si limita a offrire un assistente virtuale. L’applicativo, già oggi utilizzato come strumento di consultazione, punta a diventare un vero ecosistema di supporto, con contenuti sempre aggiornati e funzioni pensate per agevolare chi lavora ogni giorno nella gestione degli appalti. L’integrazione di schede sintetiche, mappe interattive e sezioni di approfondimento rappresenta soltanto un primo passo.

Il Ministero ha infatti annunciato che, nei mesi successivi alla sperimentazione, verranno introdotte ulteriori implementazioni per consolidare la piattaforma come punto di riferimento per la materia contrattuale.

Digitalizzazione e semplificazione, due obiettivi strategici

La nascita del chatbot DigitAPP si inserisce in un percorso più ampio di innovazione amministrativa, che punta a sfruttare le tecnologie digitali per rendere più trasparente ed efficace la gestione delle risorse pubbliche. La possibilità per i RUP di accedere rapidamente a norme, interpretazioni e strumenti operativi risponde a una duplice esigenza: da un lato ridurre i margini di errore, dall’altro alleggerire i carichi burocratici, liberando tempo e risorse per le attività a maggior valore aggiunto.

Il progetto, inoltre, consente di testare un modello replicabile anche in altri settori della Pubblica Amministrazione, aprendo la strada a un utilizzo sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale come supporto alle decisioni operative.

Uno sguardo al futuro

Se i risultati della fase pilota saranno positivi, il chatbot di DigitAPP potrebbe diventare un compagno di lavoro stabile per migliaia di funzionari pubblici. La sfida sarà quella di conciliare la rapidità delle risposte automatiche con l’affidabilità delle fonti e l’aderenza alle normative in continua evoluzione.

La sperimentazione, dunque, non è solo un test tecnico, ma rappresenta anche un banco di prova per misurare il grado di accettazione di strumenti di intelligenza artificiale all’interno delle strutture pubbliche. In un settore storicamente complesso come quello dei contratti pubblici, l’arrivo di un assistente digitale su misura potrebbe davvero segnare un cambio di passo verso una gestione più moderna ed efficiente.

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