Gramegna (Mes): “Crescita europea a rischio, dobbiamo garantire la stabilità”
“Se si riduce il commercio mondiale a causa di nuove barriere, l’Europa sarà colpita duramente”. Lo afferma Pierre Gramegna, direttore generale del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), in un’intervista a “La Stampa”, mettendo in guardia dagli effetti delle tensioni geopolitiche e commerciali sull’economia europea. In questo contesto di instabilità, Gramegna sottolinea che il Mes “non è solo un prestatore di ultima istanza”, ma anche un meccanismo di prevenzione. “La nostra missione è anche garantire la stabilità finanziaria e individuare i rischi che possono comprometterla”, ha spiegato. Rispondendo a una domanda sulla riforma del Mes ancora bloccata in Italia, Gramegna ha ricordato che “il Mes è operativo, ma senza ratifica non potrà offrire una piena rete di sicurezza in caso di crisi bancarie”.
“Il Mes è il prestatore di ultima istanza dell’area euro. È stato creato nel 2012, all’indomani della crisi dell’euro. Nella percezione pubblica, siamo uno strumento di crisi – ed è vero: negli ultimi dieci anni abbiamo assistito cinque Paesi”, ha detto Gramegna. “La gente ci associa al nostro ruolo di supporto quando un Paese si trova in difficoltà e non riesce più a finanziarsi sui mercati. Ma abbiamo anche strumenti che ci permettono non solo di intervenire in caso di crisi conclamata, ma anche in chiave preventiva”. “Il Mes segue con attenzione l’economia mondiale e quella europea per capire quali siano i potenziali rischi che possano creare instabilità finanziaria”, ha concluso.
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