Hoi An, la città UNESCO che incanta con le sue atmosfere romantiche

Dicembre 10, 2025 - 15:30
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Hoi An, la città UNESCO che incanta con le sue atmosfere romantiche

Importante porto commerciale tra il XV e il XIX secolo, oggi Hoi An è considerata una delle destinazioni di viaggio più amate del Vietnam. Visitandola, non è così difficile capire il perché: ha la capacità di incantare chiunque con il suo mix di influenze cinesi, giapponesi, francesi e vietnamite, le quali si riflettono nel paesaggio urbano dove vecchi edifici in legno, consunti dal tempo, e quelli coloniali dalle tonalità accese convivono fianco a fianco.

Questo è il frutto della storia, di avvenimenti che, se in passato potevano essere considerati negativi, in realtà hanno contribuito a preservare il fascino della città. Dopo che, nel XIX secolo, l’attività portuale fu trasferita nell’attuale Danang, Hoi An perse la sua ragion d’essere e non subì la corsa alla modernità che, al contrario, investì le località vicine. La sua atmosfera quindi, fossilizzata nel passato, ha portato l’UNESCO a inserirla tra i Patrimoni dell’Umanità nel 1999.

Cosa vedere e cosa fare per scoprirla?

La Città Vecchia

Il fascino di Hoi An risiede soprattutto nelle strade della Città Vecchia, in particolare lungo Tran Phu e proseguendo a sud lungo il fiume. Un tempo cuore pulsante dei traffici marittimi, Tran Phu è considerata la strada più antica della città: già nel XV secolo, infatti, ospitava il primo quartiere commerciale grazie alla vicinanza al fiume Thu Bon, che favorì la costruzione di un fitto tessuto di case ed edifici storici.

Durante il periodo coloniale francese, Tran Phu era nota come Rue de Pont Japponais, un nome che richiamava il ponte giapponese del XVII secolo che la chiude a ovest; successivamente prese il nome di Cuong De, figura rivoluzionaria appartenente alla famiglia reale dei Nguyen, per poi essere dedicata, dopo la guerra del Vietnam, al primo segretario generale del Partito Comunista.

Di notte, le strade illuminate dalle lanterne regalano un’atmosfera particolarmente romantica.

Hoi An la sera
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La sera, Hoi An si illumina con le lanterne creando un’atmosfera suggestiva

Le case e le dimore antiche

Con i secoli, l’accumulo di terreno alluvionale permise di ampliare l’area lungo la riva e di tracciare due nuove arterie parallele, Nguyen Thai Hoc e Bach Dang, che oggi formano l’inconfondibile griglia a tre vie del centro antico. Proprio lungo Nguyen Thai Hoc, potrete ammirare le residenze più belle di Hoi An.

Tra queste citiamo Casa Tan Ky, una casa-corridoio abitata dalla sesta generazione di una famiglia vietnamita. La sua struttura ricorda le case lunghe del Vecchio Quartiere di Hanoi, seppur più larga, ed è composta da un negozio, una zona giorno, un cortile, una zona notte e una cucina. Anche qui convivono diversi stili: giapponese, cinese e vietnamita.

Un’altra interessante dimora è Casa Phung Hung, risalente al 1780, dove sono vissute ben otto generazioni della stessa famiglia. La residenza è tipica dei mercanti benestanti e tuttora, all’interno del negozio, si vendono medicine, seta e ceramica.

Il tempio Quan Cong

Il variopinto tempio di Quan Cong è un’altra tappa imperdibile a Hoi An, con le sue sfumature vivide di oro e rosso. Il suo profilo risalta con decisione tra le facciate gialle della città antica, diventando un simbolo tangibile delle influenze culturali che hanno plasmato la città nei secoli.

All’interno, il cortile regala un senso di quiete inaspettata, ma è importante prestare attenzione ai cartelli che ricordano le norme di rispetto, come togliere le scarpe davanti alle statue sacre. Per accedere al tempio è necessario acquistare il biglietto dell’Hoi An Old Town presso uno dei numerosi punti vendita sparsi nel centro storico.

Tempio di Quan Cong
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L’ingresso al tempio di Quan Cong

Il Ponte Giapponese

Il simbolo più emblematico di Hoi An è senza dubbio il maestoso Ponte Giapponese, che da secoli veglia sul tranquillo corso del fiume. Costruito alla fine del XVI secolo durante l’immigrazione giapponese, è oggi una delle attrazioni più amate della città.

Di giorno potete apprezzarne i dettagli architettonici, in quanto ornato di draghi e tartarughe, simboli di protezione e prosperità, mentre di sera si illumina in un’atmosfera quasi fiabesca. Anche in questo caso, per attraversare questo affascinante ponte antico, è necessario acquistare il biglietto dell’Hoi An Old Town.

Le sale delle riunioni

I cinesi che vivevano a Hoi An provenivano da diverse province e, ogni gruppo, necessitava di un luogo in cui incontrarsi. Così nacquero le sale delle riunioni, utilizzate sia come tempio che come foresteria per i mercanti in transito. La più famosa è la Sala Cantonese delle Riunioni o Pagoda Quang Trieu, una delle testimonianze più emblematiche dell’eredità cinese in Vietnam.

Costruita alla fine del XVIII secolo dagli immigrati provenienti dalla regione di Guangdong–Guangzhou, questa imponente struttura in stile architettonico cinese è oggi considerata uno dei complessi feudali più celebri della città. In origine dedicata al culto della dea Mazu (Thien Hau Thanh Mau) e di Confucio, nel 1911 venne riconvertita per onorare Guan Yu e altre figure storiche.

Oltre al suo profondo valore spirituale, la sala delle riunioni ha svolto per decenni un ruolo fondamentale nella vita della comunità cantonese locale, diventando un luogo di incontro periodico dove ci si sosteneva reciprocamente negli affari e nelle necessità quotidiane.

Il mercato di Hoi An e il mercato notturno

Immergersi nel ritmo frenetico della vita locale è uno dei modi migliori per scoprire Hoi An e il punto di partenza ideale è il vivace Chợ Hội An. Tra banchi di frutta e verdura appena raccolte, fiori profumati, spezie colorate, cesti intrecciati e il richiamo dei venditori di carne e pesce, il mercato mattutino offre un’esplosione di sensazioni autentiche, amplificate dal brusio continuo e dai motorini che sfrecciano tra la folla.

Quando cala la sera, attraversando il ponte si raggiunge l’Hoi An Night Market: un universo completamente diverso, illuminato da centinaia di lanterne brillanti e ricco di bancarelle che vendono abbigliamento, souvenir e molto altro.

Donna vende frutta e verdura al mercato di Hoi An
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Il mercato di Hoi An

Precious Art Gallery

Infine, non lasciate Hoi An senza essere entrati dentro la Precious Art Gallery. Qui sono esposte le opere del fotografo francese Réhahn che, con sguardo attento e rara sensibilità, celebra la ricchezza culturale delle comunità etniche del Paese. Le sue immagini, frutto di otto anni di esplorazioni, da Sapa alle valli dell’Ha Giang Loop, raccontano la vita e le tradizioni di 51 delle 54 etnie ancora presenti sul territorio, un patrimonio umano che continua a evolversi grazie alle nuove fotografie aggiunte nel tempo.

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Redazione Redazione Eventi e News