Il futuro del volo secondo Fly Emirates, tra investimenti, innovazione e un legame sempre più forte con l’Italia

Novembre 24, 2025 - 12:30
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Il futuro del volo secondo Fly Emirates, tra investimenti, innovazione e un legame sempre più forte con l’Italia

Quarant’anni non sono solo un traguardo, ma la misura di una visione che ha saputo anticipare il mondo. Da compagnia nata ai margini delle grandi rotte internazionali a protagonista globale dell’aviazione, Emirates ha costruito il proprio successo su innovazione, ambizione e attenzione assoluta al viaggio come esperienza.

Linkiesta ne ha partlato con Flavio Ghiringhelli, figura chiave per lo sviluppo del mercato europeo. Entrato in Emirates nel 2018 come Country Manager per l’Italia, oggi Ghiringhelli ricopre il ruolo di Vice President Regional Clusters for South and Central Europe, dopo una carriera costruita tra aviazione, hotellerie e tecnologia. In questa intervista racconta visione, numeri e futuro di un settore che non smette mai di muoversi.

Tra nuove rotte, flotte rinnovate e un’idea di viaggio sempre più integrata, il cielo resta un territorio in trasformazione. In questo scenario, l’esperienza e la visione fanno la differenza. Non si tratta solo di volare più lontano, ma di farlo meglio, con la consapevolezza che ogni collegamento è, prima di tutto, un ponte tra persone, economie e culture.

Il quarantesimo anniversario di Emirates testimonia proprio la visione di Dubai e la sua trasformazione da economia regionale a hub globale del commercio e del turismo. «La nostra crescita non è casuale, ma è il risultato di una strategia chiara, di una gestione orientata al business, di ingenti investimenti in una flotta moderna ed efficiente e di un’attenzione costante all’esperienza del cliente», dice Ghiringhelli. «Dalla leadership nell’intrattenimento di bordo e nella connettività ai servizi di alto livello, tutto questo ha contribuito a costruire una forte fidelizzazione e una crescita solida nel tempo».

Una storia così lunga è inevitabilmente una storia di progresso, di piccoli passi, di trasformazioni e aggiustamenti. Ad esempio Emirates ha introdotto già negli anni Novanta sistemi video con monitor individuali su ogni sedile: un’innovazione che ha rivoluzionato l’esperienza di viaggio. Poi la scelta strategica di diventare il principale operatore mondiale di A380 e successivamente di Boeing 777 ha consentito di collegare in modo efficiente i mercati globali tramite l’hub di Dubai. E ora con l’A350 di Emirates l’esperienza di viaggio risulta nettamente migliorata, soprattutto grazie alla cabina Premium Economy più spaziosa e confortevole. I passeggeri che viaggiano in Premium Economy possono usufruire di sedili in pelle spaziosi e reclinabili, con ampio spazio per le gambe, e di un servizio di ristorazione migliorato. La nuova flotta include un sistema di intrattenimento ice in 4K HD di nuova generazione, con wi-fi più veloce e maggiore accessibilità. In particolare, la Premium Economy è un pilastro della strategia di Emirates perché offre un livello di comfort superiore a quello dell’Economy, ma a un costo inferiore rispetto alla Business Class. «Siamo entrati in questo segmento con un prodotto che rappresenta un nuovo standard di settore», dice Ghiringhelli. «Sedili in pelle di alta qualità, ampia reclinazione e servizio di ristorazione dedicato. In Italia ha riscosso un grande successo, in particolare sulla rotta di Milano operata con A380, dove risponde perfettamente alla forte domanda di comfort e valore aggiunto».

Flavio Ghiringhelli, Vice President Regional Clusters for South and Central Europe di Fly Emirates

In Italia, Emirates è presente da oltre trent’anni, con rotte consolidate e importanti investimenti. «L’Italia è sempre stata un mercato chiave del nostro network», dice Ghiringhelli. «Grazie ai collegamenti frequenti da Roma, Milano, Venezia e Bologna, garantiamo flussi importanti sia per i passeggeri sia per il cargo. La forza del “Made in Italy”, soprattutto nei settori moda, design e automotive di alta gamma, contribuisce inoltre in modo significativo alle nostre attività cargo globali».

Investire in Italia, per una grande compagnia aerea, significa aggiornamento costante, innovazione a ciclo continuo, dagli aeromobili alle partnership commerciali, fino al sostegno alle filiere locali. Guardando al nostro Paese, secondo i dati della compagnia aggiornati al 2024, Emirates contribuisce ogni anno all’economia italiana con oltre 272 milioni di euro attraverso l’acquisto di beni e servizi, tra cui carburante, catering, alloggi per il personale di bordo, tasse aeroportuali e di sorvolo, oltre a investimenti in pubblicità e sponsorizzazioni. E poi la compagnia rafforza la connettività internazionale dall’Italia operando quarantanove voli settimanali verso Dubai dai quattro gateway (Milano, Roma, Bologna e Venezia) e sette voli settimanali tra Milano e New York, offrendo ai passeggeri un’esperienza di viaggio più completa e facilitando il commercio e gli scambi culturali.

Operare in un mercato ampio e dinamico come quello italiano vuol dire anche avere occhi e orecchie pronti a intercettare le richieste dei viaggiatori. «Gli italiani dimostrano grande interesse per le destinazioni del nostro network, soprattutto in Asia e nell’Oceano Indiano. Anche il turismo inbound verso l’Italia è in forte aumento, grazie al ruolo strategico degli Emirati Arabi Uniti come hub che rende l’Italia facilmente raggiungibile ai viaggiatori provenienti da mercati emergenti. La forte domanda per le nostre cabine premium riflette inoltre la solidità del segmento business e leisure in Italia».

Emirates ha anche un legame storico con il mondo dello sport, dal calcio al tennis fino alla Formula 1. Sponsorizzazioni che sono entrate nell’immaginario collettivo e hanno permesso alla compagnia di entrare in contatto con i viaggiatori attraverso le loro passioni. «Collaboriamo con squadre ed eventi globali come AC Milan e Real Madrid, e poi il tennis e i quattro Slam, creando esperienze esclusive per i tifosi e rafforzando il senso di vicinanza e fidelizzazione. Non si tratta solo di visibilità del logo, ma di associare il nostro brand a eccellenza, emozioni e prestazioni, in linea con la nostra promessa “Fly Better”», aggiunge Ghiringhelli.

Guardando al futuro, Emirates prevede nuovi investimenti nella modernizzazione della flotta, nell’introduzione degli A350 e nel potenziamento della Premium Economy, sempre con un occhio alle grandi sfide globali – come le criticità della catena di approvvigionamento e la gestione dell’aumento del traffico aereo – e alle opportunità che suggerisce il mercato (soprattutto la possibilità di connettere nuovi mercati e di sfruttare la tecnologia per rendere il viaggio sempre più fluido, personalizzato e sostenibile).

In un settore che cambia a grande velocità, Emirates continua a scegliere la rotta dell’investimento, della qualità e della connessione tra mondi lontani. Tecnologia, comfort e visione diventano così gli strumenti per interpretare il futuro del volo. Non è solo una questione di distanza coperta, ma di orizzonti sempre più larghi.

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