Il futuro di Liverpool Street: riqualificazione o rischio?

Tra la modernità e la tutela del patrimonio storico si gioca la sfida del progetto di riqualificazione della stazione ferroviaria di Liverpool Street a Londra, definito da molti osservatori come un vero e proprio azzardo finanziario. La proposta ha diviso cittadini, istituzioni, urbanisti e storici dell’arte. Quali sono i dettagli del piano? Chi si oppone e perché? E davvero questa operazione non avrà costi per i contribuenti?

Un progetto milionario sotto osservazione

Il progetto di riqualificazione di Liverpool Street Station, promosso da Network Rail, mira a trasformare uno degli snodi ferroviari più trafficati del Regno Unito in un hub moderno e funzionale. Tuttavia, l’iniziativa si è attirata numerose critiche per la sua sostenibilità economica e l’impatto potenziale sul patrimonio architettonico.

Secondo un’analisi redatta dalla società JLL e allegata alla richiesta di pianificazione, il piano non è tecnicamente redditizio allo stato attuale. I costi della trasformazione – nuovi atrii, ingressi, un edificio commerciale e interventi paesaggistici – superano i ricavi stimati dagli affitti e dalle attività correlate.

JLL sottolinea come il mercato degli uffici nella City sia ciclico e quindi soggetto a una potenziale ripresa. Questo renderebbe l’intera operazione vicina alla sostenibilità, ma solo in presenza di un miglioramento del contesto macroeconomico.

Le critiche: patrimonio a rischio e ottimismo eccessivo

Tra i più feroci oppositori del piano vi è la Victorian Society, che si occupa della tutela dell’architettura vittoriana. Il direttore James Hughes ha dichiarato che affidare il destino di una stazione storica a uno scenario economico incerto è “notevolmente irresponsabile e contrario all’interesse pubblico”.

Secondo Hughes, gran parte degli interventi infrastrutturali sarebbero finanziati solo parzialmente dagli utili futuri. Se le condizioni di mercato non migliorano, l’intera operazione rischia di restare in perdita, senza fondi per completare i miglioramenti più urgenti.

La stazione, inaugurata nel 1874, è considerata un gioiello dell’epoca vittoriana. La sua rilevanza architettonica e storica è nota, anche grazie a eventi commemorativi e al suo ruolo durante la Seconda guerra mondiale.

Network Rail: zero costi per i cittadini, più efficienza per il futuro

Secondo Network Rail, l’obiettivo è quello di alleviare la congestione, migliorare l’accessibilità e garantire un’esperienza più moderna agli utenti. Il progetto sarà finanziato da partner privati e non peserà sui cittadini.

Il piano, affermano i promotori, permetterà di accogliere milioni di passeggeri in più ogni anno, oltre a creare nuovi spazi pubblici, percorsi pedonali e una piazza verde rialzata.

Il portavoce ha inoltre sottolineato che l’investimento immobiliare nella City resta attrattivo, specie in una fase di post-pandemia che ha rinnovato la domanda di spazi moderni per uffici.

Un precedente già controverso: il progetto del 2024

Non è la prima volta che il progetto viene contestato. Già nel 2024, oltre 60.000 persone firmarono una petizione per fermarne l’attuazione. Anche celebrità come Griff Rhys Jones e importanti studiosi si espressero contro la demolizione di parti dell’edificio storico.

In risposta alle critiche, gli sviluppatori hanno ridimensionato parte del piano, rimuovendo la prevista copertura in vetro che avrebbe oscurato la facciata originale. Tuttavia, l’aggiunta del nuovo grattacielo e la sopraelevazione del concourse restano previsti.

La stazione come simbolo urbano: tra storia e innovazione

Liverpool Street Station è molto più di un punto di passaggio. È parte integrante dell’identità urbana di Londra. Oltre a collegare il centro con l’Est del Regno Unito e l’aeroporto di Stansted, è un simbolo della rivoluzione ferroviaria vittoriana.

Tutelata da numerose organizzazioni di conservazione, è anche oggetto di studio per il suo modello di espansione e integrazione nel tessuto urbano. Ma oggi è anche un punto critico per la mobilità: la crescita del traffico passeggeri richiede interventi urgenti, come indicato anche nei report della Greater London Authority.

La domanda è: è possibile bilanciare funzionalità e memoria storica? Oppure bisognerà scegliere se guardare al futuro sacrificando parte del passato?

Cosa succederà adesso?

L’intero progetto è in fase di revisione presso la City of London Corporation, che dovrà decidere se concedere i permessi. Il dibattito tra i sostenitori della modernizzazione e i difensori della tradizione continua, alimentato da nuove lettere aperte, eventi e campagne informative.

Nel frattempo, l’opinione pubblica resta divisa, ma sempre più consapevole che il destino di Liverpool Street Station avrà un impatto duraturo sul volto della capitale.

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