Inchiesta di Milano a orologeria, al via la campagna elettorale per il dopo Sala

“Il fenomeno indagato, legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia, ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo”. Con queste parole il procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola spiega il salto di qualità dell’inchiesta sull’urbanistica milanese che ha portato il suo ufficio a chiedere l’emissione di sei ordini di custodia cautelare tra domiciliari e carcere.
Viola ricorda che l’inchiesta è in corso da tempo e aveva portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e a misure cautelari personali. Sulle misure chieste dalla procura deciderà il giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini dopo gli interrogatori preventivi già fissati per il prossimo 23 luglio. Rischiano gli arresti domiciliari l’assessore alla rigenerazione urbana del Comune di Milano Giancarlo Tancredi e l’imprenditore Manfredi Catella, fondatore del gruppo Coima, in campo con diversi progetti immobiliari importanti che stanno modificando la città come Porta Nuova, il Pirellino, lo scalo di Porta Romana per le palazzine del villaggio olimpico, la biblioteca degli alberi. L’elenco prosegue con la richiesta di carcere per Andrea Bezziccheri, società immobiliare Bluestone, già indagato nei fascicoli sulle Park Tower di via Crescenzago e sul palazzo di piazza Aspromonte, per l’ex presidente della commissione paesaggio Giuseppe Marinoni, per l’architetto Alessandro Scandurra e per un’altra persona in corso di verifica.
Tra gli indagati c’è l’archistar Stefano Boeri, già coinvolto nella vicenda relativa alla realizzazione della biblioteca europea e per il quale il gip aveva escluso l’arresto, pur confermando la validità dell’impianto accusatorio. Le accuse sono a vario titolo di corruzione e falso. La procura sta indagando da quasi tre anni su tutta la gestione urbanistica di Milano. Numerosi sono i fascicoli aperti e alcuni processi sono già in aula. In parole povere, nuove realizzazioni sarebbero state spacciate per ristrutturazioni senza esibire i piani attuativi. Dal rifacimento di cortili furono eretti grattacieli. L’ipotesi della procura riguarda spazio e aria sottratto ai cittadini al fine di favorire i costruttori. Giovanni Oggioni, ex vicepresidente della commissione paesaggio, da marzo scorso ai domiciliari, sarebbe il “grande manovratore” di un sistema di “speculazione edilizia selvaggia”. L’assessore Tancredi, si legge del decreto di perquisizione, si sarebbe attivato per motivare gli uffici del Comune “spaventati dalle volumetrie e dalle altezze proposte ad esprimersi positivamente”. Tancredi sarebbe stato parte di un patto corruttivo sull’edilizia che sarebbe stato remunerato anche attraverso contratti di collaborazione e partenariato di fatto.
Il sistema di corruzione potrebbe essere ancora più ampio. Le indagini secondo i pm sono necessarie anche per chiarire le responsabilità delle persone giuridiche. Le società indagate sono 6 e sarebbero state pagate tangenti fino a 2,5 milioni di euro. Il sindaco Beppe Sala viene invitato a riferire in consiglio anche dai Verdi che fanno parte della maggioranza. I Cinque Stelle vogliono le sue dimissioni. Il centrodestra cerca di accelerare la ricerca di un candidato valido, quello che gli manca da molto tempo. Forse siamo già in campagna elettorale. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani dice che bisogna essere garantisti sempre e che le considerazioni politiche sono altra cosa, “ma a Milano bisogna cambiare”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa spiega di non essere mai lieto per gli arresti “ma è giusto che la strada della giustizia sia libera”. Fdi chiede le dimissioni di Sala “perché Milano è paralizzata”.
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