Intervista con Chiara Baschetti, al Teatro Manzoni di Roma con “C(r)ash”: “Prendere consapevolezza delle proprie fragilità è la chiave di svolta di ogni vita umana”

“E’ un testo bellissimo e molto attuale, un po’ surreale, che fa riflettere su come in un attimo la vita possa cambiare e tutto venga stravolto”. Chiara Baschetti è un’attrice di talento ma in primis è una persona di rara empatia, gentilezza e profondità, che mette cuore e passione in ogni cosa che fa. Il 15 ottobre alle ore 17,30 sarà in scena con Roberto Ciufoli e Sebastiano Gavasso al Teatro Manzoni di Roma con “C(r)ash” dell’autore austriaco Rupert Henning, con la regia di Ferdinando Ceriani, nell’ambito della XX edizione della rassegna internazionale di drammaturgia contemporanea “In altre parole”, a cura di Miriam Mesturino e Pino Tierno.
Il testo racconta la storia di una giovane coppia, Trish e Artie, si è appena trasferita in una vecchia casa acquistata a un prezzo sorprendentemente basso, convinta di aver trovato il luogo ideale per iniziare una nuova vita. L’arrivo inatteso di Leroy, un poliziotto del quartiere, interrompe la loro spensieratezza e innesca un confronto teso, dove emergono segreti, fragilità e illusioni legate al lavoro, al denaro e ai rapporti di coppia. La casa diventa così simbolo ambiguo di stabilità e inganno, riflesso di un sistema economico e sociale fragile e ingiusto.
credit foto Fabrizio De Blasio
Chiara, sarà in scena al Teatro Manzoni di Roma con “C(r)ash” dell’autore austriaco Rupert Henning, all’interno della rassegna In altre parole. Cosa può raccontarci a riguardo?
“E’ un testo bellissimo e molto attuale di Rupert Henning, un po’ surreale, estremo, ma assolutamente possibile e fa riflettere su come in un attimo la vita possa cambiare e tutto venga stravolto. Tra le diverse tematiche affrontate ci sono le fragilità e le illusioni legate ai rapporti di coppia, al denaro, al lavoro”.
I protagonisti della storia sono una giovane coppia e un poliziotto …
“Al centro del testo ci sono tre esseri umani, ognuno dei quali porta con sè un differente bagaglio perché ogni cosa accade per una ragione. L’incontro di Trish e Artie con il personaggio del poliziotto Leroy ci mostra quanto le loro vite siano assolutamente intrecciate mentre le loro storie ci riveleranno quanto a volte viviamo anche di stereotipi, di ideologie, di convinzioni rispetto alle cose, quanto siamo giudicanti, chiusi, illusi”.
A proposito di fragilità, quanto è importante prenderne consapevolezza sia a livello personale che lavorativo?
“E’ la chiave di svolta di ogni vita umana prendere consapevolezza delle proprie fragilità e non temerle, non nasconderle ma metterle al servizio, concedersi di vederle e anche di utilizzarle. Secondo me sono proprio le fragilità il nostro punto di forza, sono strumenti utili sia nella vita che nel lavoro”.
Dopo la messa in scena nella rassegna In altre parole “C(r)ash” sarà portato in giro per l’Italia?
“Al Teatro Manzoni faremo una lettura ma lo spettacolo va ancora strutturato e pensato. E’ un testo stupendo e ci piacerebbe molto portarlo in scena nei teatri italiani, vedremo se sarà possibile. Al momento non c’è nulla di concreto”.
Nella foto Chiara Baschetti e Maria Chiara Giannetta in Blanca 3 – credit foto Virginia Bettoja
Nella serie “Blanca 3” in onda il lunedì sera su Rai 1 è tornata invece a vestire il ruolo di Veronica…
“Blanca è un progetto bellissimo, veramente ben realizzato, con attori di grandissimo livello e quindi è un onore farne parte. Veronica è un po’ al servizio della storia, l’abbiamo vista silurata da Liguori (Giuseppe Zeno) ma ci sarà un suo ritorno in altra forma. E’ interessante per me, soprattutto nelle serie tv, interpretare anche ruoli più piccoli, di cui non hai magari molti dettagli a disposizione nella sceneggiatura, perchè mi ha permesso di fare un lavoro di costruzione del personaggio rispetto al suo background”.
In un post su instagram ha scritto: “restare nella luce e cercare bellezza in ogni cosa e in ogni momento è per me la via per non soccombere a questo mondo”. Come ci si può allenare al bello e al buono in un mondo in cui spesso mancano rispetto ed empatia?
“Sicuramente io non ho una legge, non ho una regola scritta, quello che so è per esperienza personale. Ogni mattina ci svegliamo e facciamo i conti con ciò che siamo e con il mondo che abbiamo intorno. In questi tempi è tutto molto difficile, quindi secondo me dovremmo riconoscere la grande fortuna che abbiamo e non cercare sempre di raggiungere chissà quale obiettivo o quale felicità effimera, esterna, ma ricordarci che la bellezza sta nelle piccole cose, dalla possibilità di farsi un caffè la mattina a regalare un sorriso per strada, da stringere la mano a uno sconosciuto a fare un gesto di gentilezza verso qualcuno. Dovremmo allenarci ad amare la vita ogni giorno e anche quando va tutto storto cercare di pensare che quello che arriva sul nostro cammino è per noi e non contro di noi, che tutto quello che viviamo, tutti i pensieri che passano per la mente, tutte le difficoltà che incontriamo, le fatiche, i dolori, sono una possibilità. Credo che anche tutto il brutto che vediamo in questo momento nel mondo sia per noi una grande opportunità per allenare il bene, la bellezza, la gentilezza, la bontà. Il male imbruttisce inevitabilmente se tu lo assecondi, invece il grande compito che abbiamo oggi è provare a contrastarlo e per riuscirci dobbiamo per forza cercare di stare nella luce e trasformare tutto quello che possiamo in qualcosa di bello, di buono”.
E’ stata tra le pochissime artiste che hanno messo la faccia fin dal primo momento a sostegno di Gaza e della Global Sumud Flotilla. Quanto è importante far sentire la propria voce attraverso i gesti, attraverso le parole su certe tematiche che riguardano tutti gli esseri umani?
“Credo sia importantissimo non restare in silenzio per ciascuno di noi, non solo per chi come gli artisti ha una eco maggiore. Tutti abbiamo una responsabilità come esseri umani ed è ciò che mi ha spinto fin dall’inizio ad espormi, pensando soltanto dopo al fatto che quello che stavo condividendo sarebbe arrivato sui social a oltre centomila persone. C’era qualcosa dentro di me che è esploso talmente è disumano quello che sta accadendo e ha vinto sulla paura di poter sbagliare, di poter perdere il lavoro, sul giudizio degli altri. Ho spinto molto sulla Palestina perché è un popolo, una terra, una cultura che mi vibra nella pancia e quindi come ognuno di noi ha magari un luogo del cuore, per me è un posto veramente sacro e lo sento ancora più vicino. Ci sono così tante ingiustizie nel mondo in questo momento che credo sia fondamentale, come esseri umani, far sentire la propria voce, ribellarsi a tutto questo schifo”.
credit foto Fabrizio De Blasio
E’ anche in prima linea per il benessere digitale, un tema molto attuale se pensiamo a quanto i social possano essere dannosi se usati in modo inappropriato. Come è nato questo suo interesse per il benessere digitale?
“Nasce da un’esigenza personale. Ho provato e provo sulla mia pelle il malessere digitale, adesso lo gestisco meglio ma ci sono dei momenti in cui ad esempio sono più fragile e il confronto con il mondo digitale mi affatica tantissimo. Inoltre vedo quanto cambia il mio benessere mentale quando utilizzo i social. Quindi è una presa di coscienza, è un’ammissione di avere una difficoltà con questo tipo di sistema, per quanto ne riconosca il potenziale. Dopo aver vissuto il malessere sulla mia pelle e averlo visto intorno a me con tante persone che hanno condiviso pensieri e stati d’animo, ho iniziato a scrivere dei post sui social e poi ho incontrato delle persone con cui abbiamo creato un gruppo che si chiama eBenessere, con cui facciamo degli incontri, organizziamo degli eventi su questa tematica, ovviamente a titolo totalmente gratuito, e mettiamo a disposizione il nostro know-how e la nostra esperienza per sensibilizzare gli altri sull’argomento”.
Com’è nata la collaborazione con Oxfam Italia di cui è ambasciatrice?
“Ricevevo spesso richieste sui social per raccolte fondi su GoFundMe a favore della Palestina e per paura che fossero dei fake non aprivo nemmeno i link, però mi sentivo impotente di fronte al dramma che si stava consumando a Gaza e volevo fare qualcosa di concreto. Grazie ad una persona sono stata contattata da Oxfam Italia e ho chiesto se potessi mettermi al servizio e collaborare con questa associazione che è seria e lavora davvero bene. Così sono diventata ambassador. Io sostengo le raccolte fondi, metto a disposizione la mia umanità, la mia sensibilità, il mio volto, ed è un grande dono per me, poi però sono temi talmente delicati che chiaramente è giusto che ne parlino dei professionisti”.
Tra le iniziative di Oxfam Italia c’è stata anche quella per promuovere la lotta alle disuguaglianze nello sport e nella società e per la parità di genere in collaborazione con il Parma Calcio Women …
“Oxfam Italia non è soltanto l’associazione numero uno nel portare acqua pulita in posti in cui non c’è, ma promuove anche la parità di genere e la lotta alle disuguaglianze, in collaborazione con il Parma Calcio Women. Così sono stata coinvolta in questa importante iniziativa. Io non seguo il calcio, ma so che il movimento femminile sta crescendo moltissimo sebbene permangano ancora molte resistenze, perchè chi investe ritiene più interessante il mercato calcistico maschile rispetto al femminile. Quando ho incontrato gli allenatori del Parma Calcio Women che hanno a che fare con queste giovani calciatrici ho chiesto loro se ci fossero dei pregiudizi e mi hanno risposto che loro non ne hanno e non si pongono il problema, che dobbiamo smettere di pensare che i maschi siano diversi dalle femmine, che una donna non possa giocare a calcio come un uomo. Questo mi ha fatto capire quanto anche io fossi condizionata da certi preconcetti ed è stato un grandissimo insegnamento”.
credit foto Fabrizio De Blasio
In quali progetti sarà prossimamente impegnata? Esiste la possibilità di rivederla in futuro ne Il Paradiso delle Signore?
“Per quanto riguarda Il Paradiso delle Signore al momento non si è parlato di un possibile ritorno del mio personaggio. Prossimamente uscirà invece su Netflix la serie “Nemesi” nella quale ho recitato un piccolo ruolo mentre ora sto girando un progetto molto bello nella mia amata Romagna”.
di Francesca Monti
credit foto Fabrizio De Blasio
Si ringrazia Alessia Ecora
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