La moglie di Adolfo Urso, Olga Sokhnenko, salta la fila a Fiumicino. Il ministro: “L’ho accompagnata, poi sono andato al ministero”

Lug 16, 2025 - 23:30
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La moglie di Adolfo Urso, Olga Sokhnenko, salta la fila a Fiumicino. Il ministro: “L’ho accompagnata, poi sono andato al ministero”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso risponde alle polemiche scatenate sui social dopo che la moglie Olga Sokhnenko ha saltato la fila al check-in dell’aeroporto di Fiumicino. “Ho accompagnato mio figlio di sette anni e mia moglie in aeroporto prima di andare al ministero. È compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza. Mi rammarico se questo possa aver recato disagio ad altri. Non è nel mio stile, come sa chi mi conosce”, ha detto Urso in un’intervista a Repubblica. 

Le critiche sono partite da un video pubblicato sui social in cui l’attore Luca Zingaretti raccontava che nello scalo romano la moglie di un politico aveva saltato la fila al check-in.

 La replica del ministro: “Non l’ho notato”

Il senatore di Fratelli d’Italia ha spiegato di voler dare la sua versione dei fatti al posto di Olga Sokhnenko perché “non ho mai esposto mia moglie per tanti motivi”. La scorta ha utilizzato modi poco gentili quando ha fatto passare sua moglie davanti agli altri passeggeri? “Ero vicino a mia moglie. Avevo un incontro importante quindi ho trascorso tutto il tempo al telefono per preparare ogni cosa al meglio. Non ho notato niente”. 

“Dovevo partecipare al tavolo al mio ministero con regione e comuni per un accordo di programma sull’Ilva. L’incontro si era concluso nella tarda serata di lunedì ed è ripreso nella mattinata”, ha aggiunto. “E’ la scorta a valutare le condizioni, io ero accanto a mia moglie anche se al telefono. Per l’esattezza portavo la sua valigia”. Alla domanda se sia stato giusto avere scavalcato la fila, il ministro, scrive ‘Repubblica’, non ha risposto.

Urso: “Mia moglie minacciata, lettera con proiettili al Mimit nel 2023”

“Non è corretto affermare che non abbia risposto alla domanda se ritenevo giusto scavalcare la fila, perché la risposta era già contenuta nell’affermazione precedente in cui evidenziavo che ‘è compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza’, la quale deve decidere in totale autonomia, come prescrive la circolare interna del servizio scorte del 16 ottobre 2013”. Lo scrive il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in una lettera a ‘la Repubblica’.

“Vista la rilevanza attribuita al video di Zingaretti in merito al fatto che ho deciso di accompagnare mia moglie e mio figlio sino al check-in per la consegna dei bagagli, prima di recarmi al ministero, sono costretto – aggiunge – a rivelarle che, in data 27 ottobre 2023, è giunta al Mimit una lettera minatoria con due proiettili in cui si faceva esplicito riferimento alla possibilità di colpire mia moglie, se non avessi cambiato atteggiamento in riferimento alle mie attività istituzionali sulle procedure di golden power che, come noto, sono coperte da riservatezza”.

“La lettera minatoria faceva riferimento a decisioni precedentemente assunte, sostenendo di conoscere luoghi di residenza e abitualmente frequentati, nonché altri inquietanti elementi che mi hanno imposto di non rendere pubblica la denuncia, che subito feci al Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per consentire all’autorità giudiziaria di compiere i dovuti accertamenti”, continua Urso. Che conclude: “Anche per questo io e mia moglie abbiamo deciso di mantenere una particolare discrezione e cautela”.

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Redazione Redazione Eventi e News