La straordinaria scoperta di un antico frantoio romano in Sabina

Roma, 2 set. (askanews) – Una villa romana le cui prime strutture sono databili all’incirca al I secolo avanti Cristo, ricadente forse in un’antico fondo appartenuto a Pompeo Magno o più probabilmente a un suo liberto, che contiene i resti di un frantoio antico, coperto e perfettamente conservato, un caso finora praticamente unico: è la straordinaria scoperta archeologica effettuata in Sabina nella località Monte sulle colline ricoperte da uliveti centenari vicino al paese di Mompeo.
Un libro, “La villa romana in località Monte a Mompeo – Oltre un ventennio di ricerche in Sabina”, a cura di Federico Giletti e Stefano Fassone, Edizioni Espera, ripercorre ora tutte le fasi della progressiva e difficile restituzione al territorio di questo monumento archeologico sepolto e dimenticato per millenni e utilizzato dai pastori locali come stalla e riparo per i loro greggi.
Una narrazione appassionante in cui storia e natura si incontrano e si completano attraverso il duro lavoro di archeologi, imprenditori agricoli, volontari e studenti per recuperare un patrimonio inestimabile. Gli scavi tuttora in corso presso la villa, che hanno portato alla luce criptoportici, e pavimenti mosaicati, insieme alle le indagini topografiche sul territorio elevano Mompeo a caso studio per le attività di ricerca storico-archeologica incentrate sulla Sabina antica. Lo scavo è in concessione dal @Ministero della Cultura @Soprintendenza Abap per l’area metropolitana di Roma e la provincia Rieti Decreto 1248 du 13/08/2024.
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