Charlie Sheen, 60 anni di carriera tra successi, eccessi e ruoli indimenticabili

Il 3 settembre Charlie Sheen raggiunge un traguardo importante: 60 anni di vita, di cui oltre quattro decenni passati tra cinema e televisione. Figlio d’arte – suo padre è il celebre Martin Sheen – Carlos Irwin Estévez (il suo vero nome) ha costruito una carriera che alterna successi clamorosi, momenti di crisi e interpretazioni rimaste nella memoria collettiva.

Gli anni ’80: dal Vietnam a Wall Street

La notorietà internazionale arriva grazie a Oliver Stone: prima con Platoon (1986), dove veste i panni del giovane soldato Chris Taylor, poi con Wall Street (1987), al fianco di Michael Douglas. Due film che lo consacrano come volto simbolo del cinema americano degli anni ’80, capace di dare intensità tanto a un dramma bellico quanto a un racconto spietato sull’avidità finanziaria.

La vena comica: da Hot Shots! al cult della parodia

Negli anni ’90 Sheen sorprende tutti cambiando registro. Con Hot Shots! (1991) e Hot Shots! 2 diventa il protagonista di una delle parodie più amate di sempre, confermando la sua capacità di ridere di sé e di Hollywood. Il suo Topper Harley, ironico e caricaturale, diventa un personaggio cult per intere generazioni.

La consacrazione televisiva: Two and a Half Men

Il successo più grande arriva con la televisione. Dopo una parentesi in Spin City, Sheen conquista milioni di spettatori in tutto il mondo con Two and a Half Men (2003-2011). Nei panni di Charlie Harper, scapolo cinico e irresistibile, diventa uno degli attori più pagati della TV americana e una vera icona pop.

Un’eredità complessa ma indelebile

La sua carriera è stata segnata anche da eccessi, scandali e fragilità personali che hanno spesso offuscato i traguardi artistici. Eppure, a 60 anni, Charlie Sheen resta una figura di culto, capace di attraversare generi e linguaggi diversi, regalando al pubblico personaggi entrati nell’immaginario collettivo.