Leone XIV: “Servire Cristo in ogni persona ferita e angosciata”
Nella Sala del Concistoro, Papa Leone XIV ha rivolto un caloroso saluto ai membri del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, riuniti in occasione della loro assemblea sinodale. L’incontro si è svolto nel contesto dell’Anno Giubilare, occasione di rinnovamento spirituale per tutto il Popolo di Dio. Il Santo Padre ha espresso vicinanza e sostegno ai vescovi e fedeli ucraini, ricordando la forza della speranza cristiana anche nei momenti più bui della guerra. Un appello accorato alla comunione, alla fede e alla pace, accompagnato dalla benedizione e dall’intercessione della Santa Madre di Dio.
Le parole del Santo Padre
Dopo aver salutato sabato scorso i numerosi pellegrini della Chiesa greco-cattolica ucraina radunati nella Basilica di San Pietro, oggi ho la gioia di incontrare voi, che state celebrando la vostra assemblea sinodale. Questo momento per voi importante si svolge nel contesto dell’Anno giubilare, che invita tutto il Popolo di Dio a rinnovarsi nella speranza. Come amava ripetere Papa Francesco, la speranza non delude, perché è fondata sull’amore di Dio in Cristo Gesù, nostro Signore.
Fede e speranza
Certamente, nell’attuale contesto storico non è facile parlare di speranza a voi e al popolo affidato alla vostra cura pastorale. Non è facile trovare parole di consolazione per le famiglie che hanno perso i propri cari in questa guerra insensata. Immagino lo sia anche per voi, che siete in contatto ogni giorno con le persone ferite nel cuore e nella carne. Malgrado questo, ricevo tante testimonianze di fede e di speranza da parte di uomini e donne del vostro popolo. Questo è segno della forza di Dio che si manifesta in mezzo alle macerie della distruzione.
L’esortazione
Sono consapevole che avete tante necessità da affrontare, sia nell’ambito ecclesiale sia in quello umanitario. Siete chiamati a servire Cristo in ogni persona ferita e angosciata, che si rivolge alle vostre comunità chiedendo un aiuto concreto. Vi sono vicino, e tramite voi sono vicino a tutti i fedeli della vostra Chiesa. Rimaniamo uniti nell’unica fede e nell’unica speranza. La nostra comunione è un mistero grande: è comunione reale anche con tutti i fratelli e le sorelle la cui vita è stata strappata da questa terra ma è accolta in Dio. In Lui tutto vive e trova pienezza di senso. Carissimi, ci conforta sempre la certezza che la Santa Madre di Dio è con noi, ci assiste, ci guida verso il suo Figlio, che è la nostra pace. Per la sua intercessione materna prego che la pace possa tornare al più presto nella vostra patria. Vi ringrazio e vi benedico di cuore.
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