Libia.Tripoli sull’orlo del caos: Dbeibah tenta la carta della forza per consolidare il potere

di Giuseppe Gagliano –

Tripoli si avvicina pericolosamente a una nuova esplosione di violenza. Abdelhamid Dbeibah, premier del Governo di Unità Nazionale (GNU), sembra determinato a spingere la capitale libica verso uno scontro armato nel tentativo di eliminare le milizie che operano al di fuori del suo controllo. “Non c’è spazio per due poteri”, ha dichiarato Dbeibah, rivelando una strategia che mira a rafforzare la propria autorità e prolungare il mandato.
Fonti interne riferiscono che il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Ibrahim Dbeibah, si è recato a Doha per chiedere la mediazione del Qatar, nel tentativo di convincere Ankara a sospendere temporaneamente le operazioni dalla base di Mitiga e permettere un attacco contro la Forza di Deterrenza Speciale (Rada). Ma la Turchia, reduce da anni di interventismo in Libia, resta scettica: teme che un nuovo conflitto destabilizzi ulteriormente l’area.
La posta in gioco è altissima: la prigione di Mitiga custodisce centinaia di jihadisti legati a ISIS e al-Qaeda. Un attacco potrebbe scatenare la fuga di detenuti pericolosi, aggravando il caos. Nonostante i rischi, Dbeibah preme per l’uso dei droni turchi e avrebbe persino acquistato nuovi velivoli da Algeria e Azerbaigian.
Nel frattempo, Mohamed al-Menfi ha istituito un comitato per la smilitarizzazione della capitale e la supervisione delle carceri. Ma l’equilibrio è fragile: le milizie di Misurata, alleate di Dbeibah, si preparano allo scontro mentre la Rada fortifica le proprie posizioni. Gli analisti avvertono: un’escalation potrebbe innescare un effetto domino in tutta la Libia occidentale e mettere fine alla tregua del 2020.