LineageOS 23 arriva con Android 16: più libertà, più sicurezza, meno Google

Ottobre 14, 2025 - 08:00
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LineageOS 23 arriva con Android 16: più libertà, più sicurezza, meno Google

Arriva un po' a sorpresa una nuova versione della LineageOS basata su Android 16, che introduce anche una serie di cambiamenti tecnici che vanno ben oltre l'aspetto estetico. Vediamo quindi come la principale ROM alternativa che ancora sopravvive sia riuscita a evolversi in questi tempi sempre più incerti per il modding.

LineageOS 23.0 non si limita a un aggiornamento di base del sistema ad Android 16 (con patch di sicurezza di agosto 2025), ma porta miglioramenti alle app integrate e all'ambiente di sviluppo, con particolare attenzione alla manutenibilità del codice e alla compatibilità con nuovi dispositivi.

La fotocamera Aperture è stata completamente riscritta. Ora supporta la modalità JPEG Ultra HDR, gli scatti RAW e la cattura simultanea RAW+JPEG. L'interfaccia è stata rivista, con una notifica dinamica a colori e nuovi indicatori per HDR, temperatura e stato della batteria. Gli sviluppatori hanno anche reso più semplice l'aggiornamento dell'app nel tempo, in attesa di futuri miglioramenti legati alla libreria CameraX di Google.

Anche il lettore musicale Twelve ha ricevuto particolari attenzioni: ora integra un tasto per riprodurre brani casuali, nuove statistiche nella schermata "Now Playing" e una migliore gestione delle librerie multimediali locali. Sono state inoltre ampliate le integrazioni con Jellyfin e introdotto il supporto ai file MIDI, rendendolo più completo per gli utenti esperti.

La novità che non ti aspetti si chiama Catapult, un nuovo launcher per Android TV, che restituisce controllo e pulizia nelle mani degli utenti: niente contenuti sponsorizzati, solo le app e i contenuti scelti dall'utente.

Novità tecniche e "bastoni tra le ruote"

Sul fronte tecnico, la versione 23 introduce supporto esteso alle macchine virtuali basate su QEMU, incluse configurazioni come libvirt, UTM e Cuttlefish, facilitando il lavoro di test e sviluppo su desktop. Parallelamente, LineageOS avanza verso il kernel Linux mainline, aprendo la strada alla compatibilità con un numero sempre maggiore di dispositivi, anche non nati per Android.

Gli sviluppatori hanno inoltre completato la migrazione quasi totale dal sistema Android.mk a Soong (Android.bp), un passaggio cruciale per garantire la compatibilità futura con le prossime versioni del codice AOSP. È un'evoluzione meno appariscente, ma fondamentale per la stabilità a lungo termine del progetto.

Negli ultimi mesi, infatti, Google ha rallentato la pubblicazione delle patch di sicurezza (ASB) e delle Quarterly Platform Release (QPR), rendendo più difficile per gli sviluppatori indipendenti mantenere il passo. Molti aggiornamenti vengono distribuiti solo ai partner commerciali e resi pubblici con ritardi significativi. Per questo motivo LineageOS 23 si basa sul ramo QPR0 di Android 16, la versione iniziale del codice sorgente, e non sulla più recente QPR1, che al momento non è disponibile su AOSP.

Per questo motivo, alcune novità, come l'interfaccia Material 3 Expressive, arriveranno solo in seguito. L'obiettivo di Lineage è mantenere un equilibrio tra aggiornamenti rapidi e trasparenza sul livello effettivo di sicurezza, dichiarando solo patch completamente pubbliche.

Un'altra sfida riguarda i dispositivi Pixel, che ora non ricevono più il codice sorgente completo, ma solo archivi parziali. Ciò significa che non sono più trattati come "dispositivi di riferimento" per LineageOS, pur restando compatibili grazie al lavoro della comunità.

Con LineageOS 23.0 cresce anche la lista dei dispositivi ufficialmente supportati. La nuova build aggiunge oltre 80 modelli, tra cui molti Motorola, OnePlus, Sony Xperia e Xiaomi, oltre a brand come Fairphone, Nothing e Samsung. L'obiettivo è ampliare la compatibilità senza sacrificare la qualità: ogni nuovo dispositivo viene integrato solo dopo test approfonditi e conformità ai requisiti tecnici del progetto.

Per l'elenco completo dei dispositivi supportati, davvero sterminato, e il download del firmware, potete fare come sempre riferimento al sito ufficiale.

Il team conferma inoltre che i dispositivi basati su kernel Linux 5.4 o superiore sono i principali candidati per il supporto futuro. Chi possiede modelli più datati, come quelli con kernel 4.4 o 4.9, potrebbe trovarsi escluso dalle prossime versioni, a meno che la comunità non riesca a completare i backport delle funzioni eBPF richieste da Android 16.

Anche la wiki ufficiale è stata aggiornata per semplificare l'installazione e la manutenzione delle build. Ogni dispositivo dispone ora di una guida più chiara, con istruzioni specifiche per varianti e versioni hardware. Gli utenti possono così aggiornare il sistema senza dover eseguire un reset completo, a meno che non sia espressamente richiesto per motivi tecnici.

Parallelamente, LineageOS incoraggia nuovi sviluppatori e manutentori a contribuire al progetto. Chi vuole proporre un nuovo dispositivo può seguire una procedura più semplice, con tempi di revisione ridotti. Anche chi non programma può partecipare traducendo l'interfaccia o aggiornando la documentazione. È proprio questo spirito comunitario a mantenere vivo un progetto che, anno dopo anno, riesce a offrire un Android più libero, trasparente e duraturo. Almeno fino al prossimo giro di vite da parte di Google, che ancora "finge" che Android sia open-source.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia