Liste d’attesa chiuse o troppo lunghe? I pazienti si possono tutelare: ecco come

Maggio 15, 2025 - 05:30
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Liste d’attesa chiuse o troppo lunghe? I pazienti si possono tutelare: ecco come

In un’Italia sempre più segnata da lunghe liste d’attesa per accedere a esami diagnostici e visite specialistiche, arriva una risposta concreta in difesa del diritto alla salute: l’Associazione Luca Coscioni ha lanciato una nuova campagna per contrastare i ritardi cronici nel sistema sanitario pubblico.

Scarica il modulo per il rispetto dei tempi

Sul sito dell’Associazione è disponibile un modulo scaricabile, semplice da compilare, pensato per aiutare i cittadini a richiedere il rispetto dei tempi massimi di erogazione delle prestazioni sanitarie. Tempi che, secondo la normativa attuale, devono essere garantiti in base alla classe di priorità indicata nella prescrizione medica: da un massimo di 72 ore per le urgenze (classe U) a un massimo di 120 giorni per le prestazioni programmate (classe P).

Cos’è il percorso di tutela

Se la struttura sanitaria non è in grado di garantire la visita o l’esame entro i termini previsti, il cittadino ha diritto ad attivare il cosiddetto “percorso di tutela”. In pratica, può ottenere la prestazione in regime di intramoenia — ossia con un medico del servizio pubblico che opera in libera professione — oppure in una struttura privata convenzionata. E tutto questo pagando, al massimo, solo il ticket. «Le liste d’attesa rappresentano una delle emergenze più gravi del nostro sistema sanitario-  dichiarano Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente Tesoriere e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni– . Ogni anno, migliaia di pazienti subiscono ritardi inaccettabili che mettono a rischio la diagnosi precoce e l’efficacia delle cure. Si tratta di un problema sistemico, che colpisce anche il settore privato, dove si registra un aumento della domanda di prestazioni a pagamento».

L’impegno dell’associazione Luca Coscioni

L’Associazione si dice pronta a sostenere chiunque non riceva risposta alla propria richiesta di rispetto dei tempi o si veda negato il percorso di tutela. L’obiettivo è chiaro: difendere i principi fondanti del Servizio Sanitario Nazionaleuniversalità, equità e gratuità delle cure — oggi messi a dura prova.

Per maggiori informazioni e per scaricare il modulo, basta visitare il sito dell’Associazione Luca Coscioni. Perché il diritto alla salute non può aspettare.

 

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