Mattarella: “Guerra incomprensibile perché perdono tutti”

Settembre 24, 2025 - 05:00
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Mattarella: “Guerra incomprensibile perché perdono tutti”

“Perché ci sono il male, la cattiveria e la prepotenza. Se ci sono in piccolo nella vita quotidiana, ci sono in grande nella vita internazionale. Avete ragione, la guerra è incomprensibile, non conviene a nessuno. Danneggia tutti, nessuno vince, perdono tutti. È priva di ragionevolezza e di senso, ma avviene. Occorre buona volontà, per questo voi bambini e la scuola siete importanti per allontanare questo modo di pensare e questo pericolo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando i ragazzi dell’Ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon a Napoli, risponde a un bambino che gli ha chiesto perché esiste la guerra. I ragazzi hanno poi regalato a Mattarella e al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara una maglietta in quanto membri onorari del loro ‘Scugnizzo club’. “È un onore far parte di questo gruppo e avere questo lasciapassare”, ha ringraziato l’inquilino del Colle.

L’incontro di Mattarella con i bimbi

Insieme le cose sono più facili, più leggere ed è più facile affrontarle”, ha detto il capo dello Stato, “i lavori di gruppo sono uno strumento importante, vengono fatti abbastanza spesso a scuola, si accresce l’approfondimento”, ha detto tra l’altro il capo dello Stato ai bambini presenti all’incontro.

Mattarella in visita al carcere minorile di Nisida con Jovanotti

Prima dell’ospedale pediatrico, il presidente si è recato in visita al carcere minorile di Nisida. “C’è una cosa a cui penso sempre, ciascuno di noi è unico al mondo – ha detto ai ragazzi – non ce n’è un’altro uguale. Nessuno ci assomiglia, né noi assomigliamo a nessun altro. C’è da costruire la vita come voi state facendo qui, con scuola, la musica, il teatro che fanno superare qualunque limite e restrizione e consentono di prepararsi a un futuro da protagonista nella vita sociale. E’ questo l’augurio che vi faccio. State lavorando bene qui. Ragazzi ognuno di noi ha un programma di vita da sviluppare ed è un programma che nessun altro può fare. Auguri per il vostro futuro da protagonisti nella vita”. Con Mattarella anche il cantante Jovanotti, che ha detto: “Io credo nella scuola, a me la scuola pubblica italiana ha dato tantissimo. Ho messo a punto le mie potenzialità e ho scoperto la mia vocazione. Vi auguro un buonissimo anno scolastico”. Rivolgendosi al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il cantautore ha aggiunto: “La scuola è il futuro, investiamo nella scuola, sulle persone. Abbiamo bisogno di una scuola che viva questo tempo. Abbiamo bisogno di una scuola che costruisca cultura, sapere e cultura della pace”.

Mattarella a inaugurazione anno scolastico: “Social usati come armi, contrastare il bullismo”

“Talvolta la violenza si manifesta in modalità meno evidenti. Meno evidenti almeno agli occhi degli adulti, non a quelli dei ragazzi. E’ la violenza gratuita della prepotenza, del bullismo, che denigra, emargina, sovente aggredisce. I social vengono spesso utilizzati come armi che colpiscono in profondità. Il bullismo, la sopraffazione, vanno contrastati con tenacia: tanti giovani sanno che il sopruso non è prova di forza, ma di viltà“. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo a Napoli, all’inaugurazione dell’anno scolastico.

“La scuola, per definizione – ha aggiunto – è luogo dell’apertura, dell’inclusione, della scoperta. E’ il luogo dell’apprendimento del metodo scientifico e di ricerca che permette di promuovere il progresso. E’ il luogo ove si valorizzano i talenti di ciascuno, nella diversità con cui si esprimono. E’ il luogo in cui deve prevalere il rispetto della personalità di ognuno. In cui deve regnare la consapevolezza che la diversità, la pluralità anche delle opinioni, sono una ricchezza di libertà da difendere. Una libertà conquistata a caro prezzo nel nostro Paese”.

“Oggi, con il ministro, abbiamo visitato classi di scuole in luoghi non convenzionali: sono stati coinvolti in questo evento un istituto di pena per minori, un ospedale. Sconfiggendo ogni abbandono, occorre l’impegno affinché scuola sia davvero ovunque. Quindi impegno per includere chi è svantaggiato. Di qualsiasi natura sia lo svantaggio di cui il ragazzo possa essere portatore”, ha detto il presidente.

“Le scuole, in ogni parte del mondo, sono segno di speranza, non aree di esercizio di sopraffazione, di violenza. La scuola deve essere il luogo in cui ogni forma di violenza viene bandita. Gli insegnanti fanno molto, talvolta in condizioni difficili, per capire e sottrarre i ragazzi da gorghi pericolosi. Gli insegnanti e i dirigenti scolastici devono esserne consapevoli ma non vanno lasciati soli dalle istituzioni e dalla società”.

“Le famiglie sono chiamate a costruire, anno per anno, un rapporto di fiducia con gli insegnanti, nella comune opera educativa. Con fiducia anche nei ragazzi. Hannah Arendt ha scritto che l’amore per i figli sta anche nel coraggio di non strappare loro di mano ‘l’occasione per intraprendere qualcosa di nuovo, qualcosa di imprevedibile per noi’. In questa stagione di profondi mutamenti epocali, è necessario pensare che saranno i giovani, diversi dagli adulti, a interpretarli e governarli. Un grande maestro dell’Università, vittima del terrorismo, Vittorio Bachelet, diceva: “Nel momento in cui l’aratro della storia scava a fondoà è importante gettare seme buono, seme valido. La scuola è una grande, preziosa seminatrice”, ha concluso Mattarella.

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