“Non è guerra, è crudeltà”: il Municipio Valpolcevera alza la voce per la Palestina

Settembre 23, 2025 - 17:30
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“Non è guerra, è crudeltà”: il Municipio Valpolcevera alza la voce per la Palestina
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Genova.“Abbiamo imparato a vivere senza legna, senza patate, senza abiti decenti, senza le voci dei bambini; ma nessuno può vivere senza un futuro”. Oggi noi come coalizione progressista del Municipio Valpolcevera con queste nostre parole chiediamo semplicemente che il popolo palestinese abbia diritto al suo futuro. Dal massacro dei cittadini israeliani del 7 Ottobre 2023 da parte di Hamas sono passati 21 mesi. 21 mesi di bombardamenti e di azioni militari contro il popolo palestinese. Una vera e propria strage, migliaia di vite perse, 60.000 morti di cui quasi 20.000 bambini, 120.000 feriti. Il governo israeliano impone incessanti bombardamenti e violenze sulla striscia di Gaza. Un vero e proprio piano di deportazione è stato previsto dal governo israeliano per gli abitanti della striscia. Aiuti bloccati scientificamente ai valichi di frontiera, cibo lasciato marcire all’interno dei camion, campi profughi bombardati e ospedali distrutti. Bambini che muoiono letteralmente di fame. Come diceva Papa Francesco “affamare una popolazione non è guerra, è crudeltà”. Ecco noi crediamo che ci sia una sola parola per dire quello che sta avvenendo a Gaza: e la parola è genocidio. Lo diciamo con coraggio fin dall’inizio, contrariamente a chi ancora oggi non ha il coraggio di muovere un dito”.

A scriverlo in una lettera aperta i gruppi di Maggioranza del Municipio V Valpolcevera: AVS, Lista Civica Silvia Salis Sindaca, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Per la Valpolcevera Romeo Versace Presidente

“Il “nostro” Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che “non è ancora il tempo ed è controproducente riconoscere lo stato di Palestina”. Una frase detta in ossequio alla politica criminale di Netanyahu. Una politica criminale, abbiamo il dovere di dirlo, a cui il Governo Italiano aderisce con un silenzio assordante. Hanno dovuto bombardare una chiesa cattolica per far esprimere finalmente il nostro Ministro degli Esteri. Un ministro che parla di libertà e lascia massacrare i palestinesi. In un contesto in cui decine di paesi si aggiungono giorno dopo giorno alla richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese. Negli ultimi giorni 34 ex ambasciatori italiani si sono uniti a questa richiesta. Ma questo governo tiene volutamente occhi e bocca chiusa. Un governo fatto di non parlo, non vedo e non sento. La sensibilità verso i bambini non è uno slogan per farsi belli in un’intervista. Non ci si può commuovere a giorni alterni, a stragi alterne. Ecco allora se non è ancora il tempo il Municipio della Valpolcevera, all’interno di questa aula consiliare, si chiede: quando sarà il tempo? Oggi noi chiediamo il riconoscimento dello Stato palestinese. Ma, prima ancora di riconoscere lo stato palestinese, cerchiamo di salvare i palestinesi, perché uno stato non ci sarà mai se le persone che lo devono popolare vengono massacrate ogni giorno. Riconoscere lo Stato di Palestina non è un gesto contro qualcuno, ma un atto a favore della pace e della convivenza. Questo è un tema che deve appartenere a tutti perché la pace non è una gara a chi urla più forte, ma un obiettivo da costruire ogni giorno, anche nell’ombra”.

“Facciamo un appello sincero alla minoranza di Centrodestra, prendete anche voi le parti del popolo palestinese, andate oltre le posizioni dei vostri partiti, date un segnale, date un segnale ai nostri concittadini che c’è ancora speranza di fare una cosa buona e giusta. Accettare in silenzio significa essere complici di coloro che perseguitano i civili di Gaza. La storia ci chiederà da che parte eravamo, e oggi qui, con questa espressione di sentimento, il Consiglio Municipale della Valpolcevera, vuole contribuire a spingere più di mezzo milione di genovesi dalla parte giusta. E’ la parte più scomoda? Si! Essere dalla parte giusta significa spesso essere dalla parte scomoda. Oggi essere dalla parte giusta significa essere dalla parte del popolo palestinese. Oggi qui, con queste parole ufficiali, ci prendiamo carico di stare dalla parte scomoda, dalla parte dei più deboli. Oggi dimostriamo di non voler restare in silenzio. Oggi chi semplicemente chiede il minuto di silenzio senza fare atti concreti diventa complice di tutto ciò. E sia chiaro! Oggi non è simbolico, chi dice che oggi compiamo un gesto simbolico, sbaglia. Oggi il Municipio Valpolcevera è solidale alla resistenza umana del popolo palestinese. Chiede il riconoscimento dello Stato palestinese. Non vuole avere le mani sporche di sangue e non vuole far tacere la propria coscienza. Oggi abbiamo l’obbligo di fare la nostra parte, ognuno la deve fare nel suo piccolo, nel suo condominio, sui social, con gli amici, nelle istituzioni, perché verrà un giorno dove i nostri nipoti ci chiederanno: ma voi cosa avete fatto per impedire tutto ciò? Ecco allora che noi oggi prendiamo una posizione netta, chiarissima e chiediamo al governo italiano, voi cosa state facendo per impedire tutto questo? E crediamo di poter dire che non sono solo le forze politiche di centro sinistra, ma sono i genovesi che vogliono che sia riconosciuto lo stato palestinese e che il governo contribuisca fattivamente a fermare immediatamente il genocidio del popolo palestinese”.

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Redazione Redazione Eventi e News