Mille miliardi di metri cubi di biogas potrebbero essere prodotti in modo sostenibile ogni anno

L’Agenzia internazionale per l’energia (International energy agency, Iea) ha realizzato un’analisi geospaziale che è unica nel suo genere e che mostra che quasi mille miliardi di metri cubi di biogas potrebbero essere prodotti a livello globale in modo sostenibile ogni anno. La cifra, come sottolinea il direttore esecutivo della Iea Fatih Birol, è tutt’altro che di poco conto, considerato che rappresenta il 25% dell’attuale domanda globale di gas naturale. E l'Italia, osservando la mappa del potenziale dei diversi Paesi del mondo, può giocare un ruolo importante.

L’analisi è consultabile nell’Outbook for biogas and biomethane, un documento di oltre 130 pagine nel quale viene ricordato in partenza che i biogas svolgono un ruolo importante e crescente nei sistemi energetici: prodotti localmente con i rifiuti organici, il biogas e il biometano – viene sottolineato – possono contribuire alla sicurezza energetica, alla gestione dei rifiuti, alla riduzione delle emissioni e allo sviluppo agricolo.  

Il report rileva che dal 2020 sono state introdotte oltre 50 nuove politiche a sostegno dei biogas, in quanto i Paesi ne riconoscono sempre più i vantaggi. Il biogas può essere utilizzato direttamente come calore dalle famiglie e dall'industria e per produrre elettricità, mentre il biometano - che è una forma migliorata di biogas - presenta molti vantaggi come sostituto del gas naturale. Le tecnologie e le catene di approvvigionamento necessarie per la produzione di biogas sono mature e ben conosciute, e hanno un punteggio elevato per quanto riguarda la sicurezza energetica. Il biogas e il biometano vengono prodotti vicino al luogo di consumo, la maggior parte dei materiali necessari tende a essere reperita a livello nazionale e può contribuire a fornire occupazione e reddito alle comunità rurali. Inoltre, i biogas sono fonti di energia che possono contribuire a bilanciare la domanda e l'offerta, e il biometano può essere utilizzato senza grandi modifiche alle infrastrutture del gas esistenti.

Per comprendere l'intero potenziale dei biogas a livello globale, l'Iea ha condotto un'analisi spaziale su oltre 5 milioni di località in tutto il mondo, cosa che mai era stata fatta prima. Ebbene, da questo lavoro è emerso che la produzione di biogas potrebbe appunto raggiungere l'equivalente di quasi mille miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno da materie prime che possono essere considerate sostenibili - come rifiuti e residui che possono essere lavorati con le tecnologie esistenti e non competono con i sistemi alimentari, ad esempio. E questo volume di metri cubi corrisponde a un quarto della domanda annuale di gas naturale nel mondo.

Tuttavia, l’Iea sottolinea che il biogas e il biometano giocano ancora un ruolo relativamente minore nel mix energetico globale. Mentre le attività umane generano miliardi di tonnellate di rifiuti organici ogni anno, meno del 5% delle potenziali materie prime sostenibili viene attualmente utilizzato per la produzione di biogas e biometano.

«Questo rapporto e la sua analisi innovativa chiariscono che il biogas e il biometano potrebbero svolgere un ruolo molto più ampio nel sistema energetico mondiale, soprattutto in un momento in cui la sicurezza energetica e la produzione locale sono al centro dell'attenzione di molti governi», spiega il direttore esecutivo dell'Iea Fatih Birol. «Il potenziale è particolarmente significativo nelle economie emergenti e in via di sviluppo, che ospitano quasi l'80% delle materie prime che potrebbero essere utilizzate per produrre biogas in modo sostenibile. Il nostro rapporto evidenzia le azioni aggiuntive che possono consentire ai responsabili politici di sfruttare appieno questa preziosa risorsa energetica».

Il problema è che numerosi ostacoli normativi ed economici frenano oggi l'adozione del biogas. In media, ci vogliono dai due ai cinque anni per sviluppare un progetto nel settore, ma in alcuni casi possono essere necessari fino a sette anni solo per ottenere i permessi necessari. Inoltre, sebbene le tecnologie di base siano disponibili da anni, i costi di produzione del biometano rimangono significativamente superiori a quelli del gas naturale in molti mercati. Secondo il rapporto messo a punto dalla Iea, per raggiungere una diffusa competitività dei costi sarebbe necessario un sostegno politico mirato o una tariffazione del biossido di carbonio (CO₂), ad esempio.

Tuttavia, l'analisi del rapporto rileva che si potrebbe sviluppare un livello di produzione di biometano cinque volte superiore a quello attuale a livello globale, a un costo pari o inferiore ai prezzi prevalenti del gas naturale all'ingrosso. La competitività dei biogas migliora notevolmente quando le politiche riconoscono i numerosi co-benefici, come le emissioni di metano evitate dal settore agricolo e i sottoprodotti della produzione che possono essere utilizzati come fertilizzanti sostenibili.

Oltre al rapporto - che si basa su una precedente analisi dell'Iea pubblicata nel 2020 - l'Agenzia ha rilasciato uno strumento di mappatura interattivo che consente di visualizzare il potenziale dei biogas a livello globale, nonché una serie di schede informative che mostrano i tipi e le quantità di materie prime disponibili nelle regioni chiave.