Motion plastics e sostenibilità: la strategia igus per un’automazione più efficiente, pulita e “democratica”

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Motion plastics e sostenibilità: la strategia igus per un’automazione più efficiente, pulita e “democratica”
La visione strategica di igus si fonda su un’innovazione continua, guidata dall’ascolto attivo del mercato. Tre i pilastri: l’approccio zero lubrificazione, che garantisce igiene ed efficienza; la Low Cost Automation, che democratizza l’automazione per le PMI; la sostenibilità, promossa tramite le smart plastics per la manutenzione predittiva e il programma di economia circolare Chainge per il riciclo dei tecnopolimeri. Ne abbiamo parlato con Marcello Mandelli, Country Manager Divisione sistemi per catene portacavi di igus Italia

Un costante dialogo con i clienti che si traduce in soluzioni concrete a supporto delle esigenze di automazione delle aziende, grazie a ingenti investimenti in ricerca e sviluppo: è questo uno dei punti di forza di igus, realtà di riferimento nelle “motion plastics”.
L’azienda, che lo scorso anno ha presentato ben 277 novità (tra prodotti esenti da lubrificazione e nuovi servizi digitali) pone la sostenibilità dei clienti e l’accessibilità dei suoi prodotti al centro delle sue attività di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di presentare ogni anno nuove soluzioni in grado di rispondere, concretamente, alle sfide e ai bisogni delle aziende.
La costante spinta all’innovazione è uno degli elementi che ha consentito alla multinazionale di dimostrare resilienza anche in un contesto economico complesso: l’azienda, infatti, è riuscita lo scorso anno a mantenere il fatturato sopra il miliardo di euro e registrando una crescita nel numero di clienti attivi.
L’innovazione che parte dall’ascolto attivo del mercato
“Ogni anno ci proponiamo di presentare un range di 200-250 novità, perché chi non innova si ferma”, spiega Marcello Mandelli, Country Manager Divisione sistemi per catene portacavi di igus Italia.
Novità che vengono sviluppate a partire dall’ascolto attivo dei clienti, attraverso la vicinanza fisica grazie, ad esempio, alla partecipazione a fiere di settore, ma anche attraverso il roadshow con cui l’azienda porta le sue innovazioni direttamente ai clienti sul territorio nazionale.
“Ma non solo. Un metodo utilizzato per raccogliere queste richieste è la Christmas Wishlist, che il CEO invia ogni anno a tutti i clienti presenti nel database, chiedendo di elencare prodotti o servizi non ancora presenti nel portafoglio igus, di cui i nostri clienti avvertono la necessità”, spiega Mandelli.
Un approccio che, unito alla diversificazione dei mercati, riesce a trasformare gli investimenti in innovazione in motore di resilienza.
“Abbiamo un’ampia gamma di prodotti rivolta a diversi mercati che ci permette, anche in condizioni dominate dall’incertezza, come quella attuale, di mantenere un buon bilanciamento tra investimenti e fatturato”, spiega Mandelli.
L’azienda ha definito nel 2023 un piano strategico che traguarda il 2030 e guida gli investimenti, compreso il consolidamento delle nuove filiali internazionali (come Dubai, Costa d’Avorio, Marocco e Australia) e la modernizzazione delle sedi, sempre nell’ottica di garantire la vicinanza ai clienti.
“The cheapest solution that works”: i vantaggi dell’innovazione senza lubrificazione
La visione strategica di igus è fondata sulla missione di offrire la migliore soluzione a costi ridotti – sintetizzata dal motto “the cheapest solution that works” – per rendere l’automazione accessibile ai suoi clienti.
Una filosofia che si concretizza nell’approccio “zero lubrificazione”, centrale nell’offerta delle “motion plastics”.
La tecnologia contribuisce in modo significativo a migliorare l’automazione industriale, offrendo benefici tangibili in termini di manutenzione, igiene e sostenibilità.
L’assenza di lubrificanti, infatti, consente ai prodotti di operare in un ambiente pulito, senza la necessità di grassi o oli per il funzionamento. Grazie a questo approccio si abilita una maggiore sostenibilità dei processi, sia dal punto di vista ambientale che economico.
Un esempio emblematico, in questo senso, è il caso di un noto produttore di birra che ha impiegato la tecnologia di igus nell’impianto di imbottigliamento. L’utilizzo di cuscinetti e snodi in materiale plastico autolubrificante nelle fasi di imbottigliamento e tappatura ha permesso di eliminare i punti di ingrassaggio sulle rulliere.
“Con la scelta di utilizzare i nostri cuscinetti, i nostri snodi in materiale plastico autolubrificante il produttore di birra risparmia circa cinque milioni di euro all’anno in tempi di ingrassaggio e costo del materiale”, spiega Mandelli.
I vantaggi si estendono anche ad applicazioni gravose come quelle che vedono protagoniste le macchine movimento terra. In questo ambito l’adozione di catene portacavi in plastica robusta o ibride (metallo e plastica) al posto delle tradizionali catene in metallo, riduce notevolmente i pesi, il che consente, a sua volta, di ridurre i consumi di carburante e le manutenzioni sui macchinari.
L’assenza di lubrificazione si configura come un fattore essenziale per la sostenibilità, poiché riduce l’impatto ambientale del prodotto lungo tutto il suo ciclo di utilizzo, eliminando la dispersione di lubrificanti nell’ambiente.
L’automazione a portata di PMI: prodotti e servizi per l’automazione low cost
L’impegno di igus nel rendere l’automazione accessibile, specialmente per le piccole e medie imprese, si è concretizzato nella divisione Low Cost Automation, una delle più recenti business unit aziendali.
L’utilizzo del tecnopolimero per le “motion plastics” è un elemento chiave in questa strategia, poiché l’impiego della plastica rende l’automazione economicamente più sostenibile sin dalla fase di produzione.
L’azienda mette in pratica il concetto di “democratizzazione dell’automazione” attraverso strumenti digitali e servizi mirati. Il portale RBTX permette a qualsiasi azienda di configurare rapidamente piccole automazioni, ottenendo prezzi di riferimento nettamente inferiori rispetto a quelli proposti dai classici integratori di robotica.
“Soluzioni che nel mercato potrebbero arrivare a costare anche più di 100.000 euro, con i sistemi automatizzati igus possono essere risolte con una spesa che va ad attestarsi sui 15.000-20.000 euro”, spiega Mandelli.
Non solo: il software Robot Control per la gestione dei robot è offerto gratuitamente, semplificando ulteriormente l’integrazione e l’utilizzo.
Un’altra iniziativa interessante, mirata a minimizzare il rischio d’investimento dei clienti, è il servizio “Test before Invest“, che consente di replicare l’automazione richiesta in aree test dedicate (nelle sedi igus a Colonia o nell’area demo in Italia), permettendo di valutare risultati e prezzi prima di procedere all’acquisto.
Smart plastics: l’evoluzione verso la manutenzione predittiva
L’offerta di igus per l’efficienza si completa con lo sviluppo delle “smart plastics”, componenti in tecnopolimero che integrano sensori per trasformare i dati di funzionamento in informazioni utili a mettere in atto strategie predittive.
La logica della manutenzione predittiva consente di superare l’approccio reattivo della manutenzione tradizionale, pianificando gli interventi in modo chirurgico e prevenendo i fermi macchina non pianificati.
Inizialmente implementati nelle catene portacavi, questi componenti sensorizzati includono ora anche cuscinetti, ralle e guide, consentendo un monitoraggio costante dello stato di usura del prodotto.
L’indicazione dello stato di usura è tradotta in un sistema a tre livelli di allerta: verde (prodotto funzionante), giallo (inizio usura), rosso (momento di prevedere la manutenzione). Questo fornisce al cliente la certezza sullo stato del prodotto e permette di eseguire la manutenzione “solo ed esclusivamente quando serve”, con un significativo risparmio.
La tecnologia funziona in modo ottimale se integrata nei sistemi aziendali, permettendo due livelli di adozione: l’utilizzo stand-alone nel sistema del cliente, oppure il collegamento al sistema online di igus. In quest’ultimo caso i parametri tecnici dell’applicazione vengono confrontati costantemente con un vasto database di risultati di test di laboratorio e altre applicazioni, fornendo una condizione del prodotto “ancora più attualizzata”.
La sostenibilità come pilastro: il programma chainge e l’approccio circolare
La sostenibilità per igus è un valore che permea tutte le attività aziendali ed è uno dei driver dell’innovazione del prodotto, dalle fasi di progettazione alla gestione del fine vita.
Questo impegno si traduce in un approccio sistematico all’economia circolare, di cui il programma Chainge è un esempio tangibile: l’azienda si impegna a ritirare le vecchie catene portacavi, indipendentemente dal produttore e dal materiale, per reintrodurre i tecnopolimeri nel ciclo produttivo.
Mandelli sottolinea come questo programma sia parte di una strategia più ampia: “Recuperiamo queste materie plastiche, le maciniamo, le rigeneriamo e le reintroduciamo nel nostro ciclo produttivo. Il risultato è un prodotto rigranulato che ha caratteristiche tecniche simili per il 98-99% a un prodotto nuovo”.
L’azienda ha un’ampia strategia di sostenibilità che incorpora numerose azioni, dalla riduzione della CO2 all’uso di energia rinnovabile autoprodotta. Altro asse importante di questa strategia è l’eliminazione di sostanze chimiche problematiche: igus propone infatti numerosi materiali privi di PTFE e testati per i PFAS più critici (sostanze pericolose per l’ambiente e la salute) prima dell’introduzione di obblighi normativi.
L’assenza di questi composti, unita al concetto di “zero lubrificazione”, conferma la visione dell’azienda non solo come fornitore, ma come attore che abilita la sostenibilità nei processi produttivi dei propri clienti, posizionandosi in linea con le più stringenti richieste ambientali.
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