Negazionisti climatici e vere emergenze nella nuova puntata del podcast di greenreport

Giugno 17, 2025 - 03:00
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Negazionisti climatici e vere emergenze nella nuova puntata del podcast di greenreport

«Non esiste nessuna emergenza climatica, se anche si raddoppiasse la CO2 non succederebbe nulla». Maurizio Izzo apre la nuova puntata del podcast di greenreport leggendo questa frase e spiegando che questo è uno dei tanti messaggi che ogni giorno riceviamo sui nostri social. «Si scatenano quando pubblichiamo notizie che riguardano l’emergenza climatica o l’inquinamento da combustibili fossili», racconta il direttore responsabile del nostro giornale. «Di solito tutto parte da un post. Questa settimana, per esempio, ha scatenato la furia dei negazionismi quello in cui si ironizzava sul fatto che prima il governo Meloni ha chiesto lo stop per i motori diesel Euro 5 in Val Padana e ora lo vorrebbe eliminare. A quel punto uno, tutto in stampatello, si scatena contro i poteri forti, i dazi comunisti e il tentativo di identificarci tutti e rinchiuderci in un qualche ghetto. È come un via libera tutti, perché a quel punto ne seguiranno decine, a volte centinaia, tutti più o meno uguali. Non rispondiamo, perché temo sarebbe inutile – chiosa Izzo – ma continuiamo a fare informazione. E oggi, anche a loro, vorrei ricordare le parole del direttore regionale per l’Europa  dell’Organizzazione mondiale per la sanità: «È ora di riconoscere una verità innegabile, la crisi climatica è una crisi sanitaria. Ci sta già uccidendo e, senza un'azione urgente, peggiorerà notevolmente».

Ma l’Oms non lancia solo l’allarme. Fornisce anche i dati dell’emergenza: in Italia si stimano 13.318 morti per le ondate di calore che hanno colpito lo Stivale nel corso dell’estate 2022, cui se ne sono aggiunti altri 12.743 nell’estate 2023, in una continua escalation dettata dalla crisi climatica in corso.

Per fortuna c’è lo streaming, e così abbiamo potuto seguire, e far seguire, il seminario di Symbola, che a Mantova ha messo insieme il meglio dell’industria green, delle imprese innovative, delle associazioni. C’è per fortuna, come ha sottolineato Erasmo D’Angelis, «un’Italia che nel suo piccolo sa recuperare e rilanciare le ragioni che hanno segnato la nostra epica storia».

Un’auto su cinque venduta nel mondo è elettrica, continua Izzo selezionando le principali notizie pubblicate la scorsa settimana. La metà sono in Cina ma anche l’Europa si sta muovendo verso l’elettrico: le auto elettriche sulle strade europee sono infatti poco più 8,8 milioni, in crescita di oltre 9 volte in cinque anni, con una quota di mercato pari al 17% nel primo trimestre del 2025. L’Italia, però, contribuisce con il solo 5% dei veicoli elettrici immatricolati.

Notizia successiva: perché i parchi solari a terra fanno tanta paura? C’è chi dice sia un problema di consumo di suolo, ma Luigi Moccia, ricercatore del Cnr, sulle nostre pagine smentisce questa lettura: «In realtà, il solare a terra non comporta un “consumo di suolo” nel senso comune del termine, ovvero la cementificazione di difficile reversibilità del terreno. Gli impianti solari utilizzano il suolo in modo temporaneo e reversibile, senza necessariamente comprometterne la qualità rispetto ad altri usi antropici, come l’agricoltura intensiva o l’urbanizzazione. La reversibilità degli impianti solari è assicurata dal fatto che il valore di rivendita dei materiali a fine vita, quasi tutti riciclabili, è maggiore del costo di smantellamento».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia