Nella sede del Mimit a Roma una mostra ripercorre 50 anni di Mulino Bianco

Milano, 15 ott. (askanews) – Un racconto del saper fare italiano per festeggiare una marca che ha inventato la “colazione all’italiana”. Grazie a una convenzione tra Centromarca e il ministero delle Imprese, vengono celebrati con una mostra a Roma i 50 anni di Mulino Bianco.
“Mulino Bianco: 50 anni di storia tra tradizione e innovazione. Un’esposizione che racconta il percorso e rivela il futuro della marca”, questo il nome della mostra ospitata a Roma nell’atrio di Palazzo Piacentini a Roma, sede del Mimit, visitabile fino al 30 ottobre. Con un allestimento che richiama lo storico mulino, la mostra ripercorre il viaggio di Mulino Bianco dal 1975 a oggi attraverso immagini, materiali d’archivio, installazioni e cimeli storici provenienti dall’Archivio storico Barilla.
“Rendiamo omaggio a un’eccellenza della nostra industria, come Mulino Bianco, nel suo cinquantenario: un campione di quel settore agroalimentare che è colonna portante del Made in Italy, capace di raccontare al mondo la qualità e la creatività italiane. Mulino Bianco ne è un esempio emblematico” ha dichiarato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso. “Ringraziamo il ministero delle Imprese e del made in Italy per averci dato l’opportunità di raccontare non solo la storia di Mulino Bianco, ma di un percorso che da mezzo secolo unisce gusto, responsabilità e rispetto per la natura – ha dichiarato Paolo Barilla, vicepresidente del gruppo di Parma – Oggi questo impegno continua con l’edizione 2025 della Carta del Mulino, che rende l’agricoltura rigenerativa parte essenziale del modello produttivo nella filiera del grano tenero. L’attenzione costante verso qualità e sostenibilità sono i valori che continueranno a guidarci anche nei prossimi cinquant’anni”.
Mulino Bianco porta nelle case degli italiani in media 12 milioni di pack a settimana, con oltre 140 referenze e un totale di 180 formati, la metà dei quali dedicati al momento della colazione. Sono sei gli stabilimenti produttivi che ha in tutta Italia (Novara, Cremona, Castiglione delle Stiviere, Rubbiano, Ascoli, Melfi) e che danno lavoro a oltre 3.700 dipendenti (il 32% sono donne)
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