Netanyahu a cena da Trump: “Ho candidato il presidente Usa al Nobel per la pace”

Lug 9, 2025 - 03:00
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Netanyahu a cena da Trump: “Ho candidato il presidente Usa al Nobel per la pace”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto di aver candidato il presidente americano Donald Trump al Nobel per la pace. Durante la cena dei due leader in corso alla Casa Bianca, Netanyahu ha consegnato a Trump una lettera da lui inviata al comitato per il premio. “Mentre parliamo sta forgiando la pace in un Paese, in una regione dopo l’altra”, ha detto il premier israeliano che ha aggiunto: “Quindi voglio presentarle la lettera che ho inviato al comitato per il Premio Nobel. La candido per il premio per la pace, cosa più che meritata” . Trump ha ringraziato ed è apparso sorpreso.

Il cessate il fuoco a Gaza

Hamas “vuole un cessate il fuoco” nella Striscia di Gaza, secondo il presidente americano. “Vogliono incontrarsi e vogliono raggiungere” una tregua, ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca. Il presidente Usa ha risposto così a chi gli chiedeva se gli scontri con i soldati israeliani in corso (5 militari sono morti e 14 sono rimasti feriti a causa di un ordigno esplosivo a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza) avrebbero fatto fallire i colloqui in corso a Doha.

Interrogato poi sul suo precedente piano di ricollocazione dei palestinesi, Trump ha girato la domanda al premier israeliano. Netanyahu ha affermato che il presidente Usa sostiene la “libera scelta” e che Israele sta collaborando con gli Stati Uniti per trovare altri paesi in cui i palestinesi sfollati possano vivere.

Cosa chiede Trump a Israele

Chiudere il negoziato sulla tregua a Gaza dopo la fumata nera del primo round a Doha, discutere di “un accordo permanente” con l’Iran e allargare gli Accordi di Abramo, a partire dalla Siria: è il menu della cena nella Blue Room della Casa Bianca tra Donald Trump e Benyamin Netanyahu, al loro terzo incontro dopo il ritorno del tycoon alla Casa Bianca. L’ultimo risale al 7 aprile, quando Bibi pensò di sbarcare come primo leader straniero a siglare un accordo sui dazi, ma fu gelato dal presidente, che nello Studio Ovale gli rivelò il vero motivo dell’invito: la ripresa dei negoziati con Teheran sul nucleare.

Questa volta niente Studio Ovale, nessun media e nessuna conferenza stampa congiunta, cancellata dal programma. Il momento e i dossier appaiono troppo delicati per mettere in piazza eventuali divergenze. E nel frattempo Trump ha fatto un assist cruciale al premier israeliano, dando disco verde ai raid Usa sugli impianti nucleari iraniani durante la ‘guerra dei 12 giorni’ con Israele. Oltre a chiedere la fine del processo a Bibi per corruzione, una gigantesca interferenza negli affari interni di uno Stato sovrano. Ora quindi pensa di poter vantare un credito e che Netanyahu debba mettere fine alla guerra a Gaza, tassello indispensabile per la de-escalation in Medio Oriente, la riapertura dei negoziati con Teheran e l’estensione degli Accordi di Abramo.

Per Bibi si tratta di un difficile equilibrio, tra le richieste del suo alleato americano e le minacce dei partiti di estrema destra della sua coalizione, che hanno in mano le chiavi della sua sopravvivenza politica e che si oppongono alla fine della guerra finché Hamas non sarà eliminato completamente.

“Penso che il dibattito con il presidente Trump possa certamente contribuire a far progredire quel risultato, che tutti noi auspichiamo”, ha detto un conciliante Netanyahu prima di partire.

L'articolo Netanyahu a cena da Trump: “Ho candidato il presidente Usa al Nobel per la pace” proviene da Blitz quotidiano.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia