Pinko torna all’utile nel Q1. Ricavi a oltre 70 mln (-3%). Negra: “Ottimi segnali”

Il percorso di rilancio di Pinko inizia a dare i primi frutti. Secondo quanto riportato nella nota del marchio presieduto da Pietro Negra, nel primo trimestre dell’anno i ricavi sono scesi del 3% per un valore superiore a 70 milioni di euro a fronte, invece, di un miglioramento della marginalità. Il trimestre, sottolinea il gruppo, si chiude in utile, “risultato che conferma la solidità del percorso di rilancio avviato dal nuovo management e pone prospettive positive in vista della chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2025” e pone le premesse per l’uscita dalla Composizione Negoziata (CNC) prevista entro il 2030. In questo percorso, spiega Negra a Pambianconews, “i primi due anni saranno fondamentali”, aggiungendo poi che il gruppo sta studiando un razionalizzazione e un cambio di strategia. In questo scenario, anche il dato di fatturato è positivo perché, aggiunge il presidente, “se si considerano i ricavi like-for-like il turnover è in tenuta”.

In miglioramento anche l’ebitda che segna il ritorno di Pinko alla redditività operativa, passando da un risultato negativo per un milione di euro nello stesso periodo dell’anno scorso a circa 5 milioni di euro al 31 marzo di quest’anno. Si tratta di una variazione di sei  milioni di euro in valore assoluto, frutto delle misure di ristrutturazione messe in atto negli ultimi mesi.

“Si tratta di risultati che confermano la bontà del percorso intrapreso”, ha aggiunto Negra a Pambianconews. “D’altra parte l’ho sempre detto, si è trattato di una crisi finanziaria dovuta ad una serie di motivi. Il brand non è mai stato in crisi”.  Il marchio aveva fatto richiesta di una composizione negoziata del debito a novembre 2024 per via di uno stato di crisi a cui il marchio controllato da Cris Conf sarebbe arrivato a causa del rallentamento del business nel mercato asiatico. Inoltre, lo scorso marzo aveva nominato Laura Manelli come di nuovo amministratore delegato.

“Per quanto riguarda la nostra strategia per il rilancio del marchio – spiega Negra – abbiamo deciso di sganciarci dalla scia del lusso che, peraltro, sta vivendo un momento non facile anche dal punto di vista dell’immagine. Di conseguenza, ora usciremo da alcune location e questo produrrà una riduzione dei costi con un conseguente rapporto qualità/prezzo più premiante”.

“Abbiamo lavorato per costruire un nuovo modello di business, valorizzando la nostra identità, ma anche ripensando i processi, le priorità e la presenza nei mercati chiave”, ha aggiunto l’AD Laura Manelli, amministratore delegato dell’azienda.

A febbraio, Pinko ha ufficializzato un accordo di collaborazione strategica con il player Lima Commercial Management (Shanghai) Co., Ltd., ponendosi l’obiettivo di riposizionare il marchio all’interno del mercato locale dove conta di ritornare ad aprire 100 store. “Abbiamo trovare un distributore cinese, il che ci ha consentito di snellire la gestione dal momento che noi ci occupiamo della produzione e la società della distribuzione. Inoltre vengono immesse circa il 40-50% di prodotti realizzati nel Paese asiatico”.