Regno Unito: 2,6 miliardi di euro al sistema sanitario per ridurre le diseguaglianze
Il governo britannico destinerà 2,2 miliardi di sterline (2,6 miliardi di euro) in fondi extra al Servizio sanitario nazionale (Nhs) nelle aree più povere dell’Inghilterra, per colmare il divario con le zone più ricche in termini di accesso e qualità delle cure. L’annuncio sarà dato oggi dal ministro della Salute, Wes Streeting, che parlerà da Blackpool denunciando la cosiddetta “legge della cura inversa”, secondo cui chi ha più bisogno riceve meno risorse.
“La verità è che chi è più in difficoltà spesso riceve le cure peggiori. È una contraddizione rispetto ai valori su cui è nato il Nhs”, dichiarerà Streeting. I fondi provengono da risorse precedentemente assegnate ai 215 trust del Nhs per ridurre i deficit, ora liberate grazie all’obbligo di pareggio imposto dal direttore del Nhs, Jim Mackey. Streeting ha inoltre disposto una revisione della formula Carr-Hill, utilizzata per stabilire l’allocazione dei fondi destinati ai medici di base. La revisione, condotta insieme al comitato consultivo per la distribuzione delle risorse, esaminerà modalità per garantire che alle aree con maggiori problemi di salute vengano destinati più fondi.
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