Roma, prima Summer School della Fondazione Museo della Shoah

Dal 7 al 9 settembre 2025 alla Casina dei Vallati tre giorni di formazione sulla memoria della Shoah con docenti, studenti ed esperti internazionali.

Settembre 1, 2025 - 12:27
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Roma, prima Summer School della Fondazione Museo della Shoah

A Roma la prima Summer School
della Fondazione Museo della Shoah

Dal 7 al 9 settembre 2025 a Casina dei Vallati tre giorni di formazione e confronto.
In collaborazione con Sapienza Università di Roma e Comunità Ebraica di Roma.

“Di cosa parliamo quando parliamo di Shoah?”Con questa domanda prende avvio la prima Summer School della Fondazione Museo della Shoah, fortemente voluta dal Presidente Mario Venezia, che si svolgerà dal 7 al 9 settembre 2025 presso Casina dei Vallati a Roma.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Sapienza Università di Roma e la Comunità Ebraica di Roma, ha già registrato una grande partecipazione, tra docenti, studenti e ricercatori. La Summer School si propone come un percorso formativo e culturale, con obbligo di frequenza all’intero ciclo, al termine del quale verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

«La Summer School – dichiara il Presidente Mario Venezia – rappresenta un’occasione unica per creare un luogo di incontro tra generazioni e competenze, in cui la storia della Shoah si intreccia con le sfide educative di oggi».

Un programma ricco e multidisciplinare

La Summer School offrirà ai partecipanti un percorso intenso di tre giornate che toccherà i principali nodi storici e didattici della Shoah, con prospettive diverse e approcci innovativi.

Dall’analisi delle radici dell’antisemitismo e delle leggi razziali in Italia, fino allo studio delle politiche eugenetiche, dei campi di sterminio e delle persecuzioni in Europa, il programma guiderà i partecipanti attraverso lezioni frontali, laboratori, attività di gruppo e visite sul territorio.

Accanto ai temi storici – dal rastrellamento del 16 ottobre 1943 a Roma all’“Aktion Reinhardt”, fino al sistema di Auschwitz – ci sarà spazio per riflettere sulla didattica della Shoah, sull’uso delle fonti archivistiche, sulle potenzialità del digitale e sugli strumenti per contrastare la distorsione e la banalizzazione della memoria.

Il valore del percorso è arricchito dalla presenza di relatori di grande prestigio, tra cui storici, docenti universitari ed esperti provenienti da istituzioni come Sapienza Università di Roma, Università di Firenze, Università di Padova, Università Cattolica di Milano, Università di Udine, Università di Trento, Fondazione CDEC, Yad Vashem, Fritz Bauer Institute di Francoforte e Fondazione Museo della Shoah.

Un’occasione unica per unire rigore scientifico, innovazione didattica e impegno civile, fornendo strumenti critici per trasmettere alle nuove generazioni una memoria viva e consapevole. 

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Redazione Redazione Eventi e News