Russia. Diventa sanzionabile la diffusione da parte di privati dei segreti di Stato

di Guido Keller –
Il Comitato della Duma di Stato russa per la costruzione statale e la legislazione ha approvato un emendamento che introduce nel Codice delle infrazioni amministrative, cioè multe, per i cittadini che divulgano informazioni costituenti un segreto di Stato o un altro segreto protetto dalla legge nei media o su internet, se nelle loro azioni non sono presenti segni di un reato penale.
Questi emendamenti sono stati approvati dal comitato in vista della seconda lettura del disegno di legge n. 899947-8.
Ora la responsabilità è prevista non solo per le persone giuridiche, ma anche per i cittadini (da 20mila a 30mila rubli) e per i funzionari (da 50mila a 100mila rubli).
Di tratta del caso in cui una persona, non essendo titolare di un segreto di Stato o di un “altro segreto protetto dalla legge” (in tal caso si tratterebbe di reato), pubblica su internet qualcosa che non avrebbe dovuto essere pubblicato in quanto segreto di Stato.
La questione di come, non avendo l’autorizzazione e in generale alcun rapporto con il segreto, si possa determinare con chiarezza cosa si può scrivere e cosa no, rimane aperta. Ad esempio diventa passibile di sanzione scattarsi un selfie con alle spalle basi militari sensibili.
Nel frattempo in Crimea è stato introdotto il divieto di diffusione nei media, sui social network e nelle app di messaggistica di foto e video, coordinate geografiche e altre informazioni che permettono di determinare i luoghi di posizionamento dei sistemi di difesa aerea, armamenti, mezzi e punti di dislocazione temporanea delle unità militari; le conseguenze di atti terroristici, sabotaggi e altri eventi straordinari; i luoghi di impatto, caduta, detonazione di missili, droni, complessi robotici marini senza pilota, ecc.
Qual è la tua reazione?






