Sarzana, torna il Festival della Mente: il tema è l’invisibile
Milano, 8 lug. (askanews) – La XXII edizione del Festival della Mente, il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee, si terrà a Sarzana da venerdì 29 a domenica 31 agosto. Il festival è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, città candidata a Capitale italiana della Cultura 2028, ed è diretto da Benedetta Marietti. Il tema di questa edizione è l’invisibile. Oltre 50 relatrici e relatori animeranno 34 eventi (più 4 bis), 11 appuntamenti dedicati a bambine e bambini, ragazze e ragazzi (21 con le repliche), due workshop praticaMente, curati da Francesca Gianfranchi, e il palinsesto di extraFestival.
“Da sempre – ha commentato il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli – ciò che sfugge allo sguardo ci parla in modo profondo. L’invisibile abita le domande più antiche dell’umanità e continua a sfidare il nostro bisogno di capire, immaginare, sentire. È un richiamo costante, una tensione verso qualcosa che non possiamo afferrare, ma che intuiamo essere parte essenziale di noi. L’invisibile è ovunque. In un tempo che vive di apparenze e velocità Sarzana, che nei giorni scorsi ha formalizzato la sua candidatura a Capitale italiana della Cultura 2028, vi invita a rallentare, ad attraversare insieme una soglia, per cercare, come scriveva Eugenio Montale, la ‘maglia rotta nella rete che ci stringe’, lo spiraglio da cui intravedere altro e cominciare, forse, a comprendere davvero chi siamo”.
“Il Festival della Mente, capace di attrarre un pubblico multigenerazionale e appassionato – ha aggiunto il presidente della Fondazione Carispezia Andrea Corradino si conferma ogni anno come uno dei principali appuntamenti culturali in Italia. Tra i più longevi nel panorama nazionale, continua a offrire spazi di approfondimento di grande valore, stimolando una cultura dinamica basata sul confronto e la condivisione. I festival culturali rappresentano oggi un pilastro fondamentale per il nostro Paese: creano occasioni di incontro, favoriscono il pensiero critico e arricchiscono il dibattito pubblico, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e appartenenza. In questa edizione, il tema dell’invisibile diventa una sfida a portare alla luce ciò che spesso resta nascosto: valori, domande e idee che costituiscono la base della nostra identità e delle nostre comunità. Con la sua capacità di intrecciare conoscenze, temi e sensibilità diverse, il Festival della Mente rappresenta così un’occasione unica per costruire insieme un senso più profondo di appartenenza e partecipazione”.
“Scrive Joseph Conrad in Cuore di tenebra – ha concluso Benedetta Marietti, direttrice del festival – ‘tutta la saggezza, tutta la verità, tutta la sincerità si trovano concentrate in quell’imponderabile momento del tempo in cui varchiamo la soglia dell’invisibile’. Nel pensiero di Marlow, protagonista insieme a Kurtz del romanzo capolavoro del grande scrittore polacco naturalizzato britannico, l’invisibile rappresenta il limite tra conosciuto e ignoto, conscio e inconscio, apparenza e verità, razionalità e follia, bene e male. È un confine sottile e misterioso, che ci fa precipitare nell’abisso e proprio per questo ci salva, grazie alla conoscenza di quell’abisso: è solo da lì che può scaturire la luce. E proprio il concetto di invisibile è il filo conduttore della XXII edizione del Festival della Mente, il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee. Varcare quella soglia e imparare a vedere, attraverso le parole delle relatrici e dei relatori, significa anche andare oltre le apparenze, infrangere il velo dell’abitudine e dell’indifferenza: da una parte esplorare con occhi nuovi la realtà che ci circonda per coglierne il significato, dall’altra guardare dentro noi stessi, compiere un viaggio interiore per arrivare all’essenza delle cose. Imparare a vedere diventa così un gesto sovversivo e un atto di responsabilità, di ascolto, di empatia, di apertura verso l’altro e verso il mistero. Chi si avvicina all’invisibile, infatti, non può più ignorarlo. Il mio augurio è che lo svelamento dei tanti mondi invisibili – che nei tre giorni del festival percorreremo grazie all’aiuto della scienza e della tecnologia, delle arti e della letteratura – spinga tutti noi, e soprattutto le nuove generazioni, ad acquisire uno sguardo più consapevole e più umano, e una capacità di visione che rinnovi la fiducia in noi stessi e nel futuro”.
Tra gli ospiti dell’edizione 2025, Lorenzo Jovanotti, Massimo Recalcati, Marco Malvaldi, Gaia Manzini, Vivienne Roberts, Francesca Mannocchi, Alessandro Barbero, Donatella Di Pietrantonio.
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