Sportello Amianto Nazionale: nuovo riconoscimento per la tutela ambientale

Il 4 luglio 2025 segna una data storica per lo Sportello Amianto Nazionale. Infatti, è stato ufficialmente riconosciuto come Associazione di Tutela Ambientale a rilevanza nazionale dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Questo riconoscimento, sancito dal Decreto Ministeriale n. 166/2025, conferisce un nuovo status giuridico all’associazione, rafforzando il suo ruolo strategico nella battaglia contro l’amianto.
Un riconoscimento di alto valore istituzionale
Il decreto, emesso dall’On. Ministro Gilberto Pichetto Fratin, rappresenta una decisione di altissimo valore istituzionale. Lo Sportello Amianto Nazionale, attivo da anni nella gestione del rischio amianto, ottiene ora prerogative, funzioni e diritti nuovi e rilevanti. Questo riconoscimento formale permette all’associazione di partecipare ai tavoli tecnici e legislativi nazionali e regionali in materia ambientale, salute pubblica, sicurezza sul lavoro, amianto, bonifiche e rifiuti.
Nuovi diritti
Con l’adozione del Decreto n. 166/2025, lo Sportello Amianto Nazionale APS ottiene tutti i diritti riservati alle Associazioni riconosciute di tutela ambientale a livello nazionale. Tra questi, la partecipazione alle Conferenze dei Servizi convocate da Ministeri, Regioni, ASL, ARPA, INAIL, ISPRA e altri enti pubblici. La titolarità a ricevere incarichi e convenzioni, e la legittimazione ad agire in giudizio nei casi di danno ambientale.
Un modello unico in Europa
Lo Sportello Amianto Nazionale è attivo al fianco di oltre 4.000 amministrazioni pubbliche locali e serve un bacino di oltre 16 milioni di cittadini, gestendo più di 200.000 richieste all’anno.
L’associazione ha costruito una rete istituzionale strutturata che coinvolge la politica di ogni schieramento, i tecnici dello Stato, i Ministeri dell’Ambiente, della Salute, del Lavoro. Non solo, anche l’INAIL, l’INPS, l’ISS, l’ISPRA, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il Parlamento Europeo e la Commissione Europea.
L’Asbestos International Forum
Lo Sportello Amianto Nazionale è ideatore e organizzatore dell’Asbestos International Forum, il più grande evento mondiale sul tema amianto, che si svolge ogni anno a Roma con il patrocinio delle massime istituzioni italiane ed europee. Questo evento porta l’Italia nel cuore della strategia globale per il superamento dell’amianto, coinvolgendo anche le Nazioni Unite e la Presidenza del Consiglio.
Impegno quotidiano per la salute pubblica
Grande soddisfazione per il Presidente dello Sportello Amianto Nazionale, Fabrizio Protti: «Questo decreto segna un punto di svolta, riconoscendo anni di lavoro tenace e rigoroso al servizio dello Stato e dei cittadini. L’associazione, ora formalmente riconosciuta come Associazione di Tutela Ambientale nazionale, continuerà a operare con nuovi strumenti e pieni diritti, dedicando questo riconoscimento a tutti coloro che hanno creduto nel loro lavoro».
Impatto sanitario dell’amianto in Italia
L’amianto, nonostante sia stato messo al bando nel 1992 con la legge n. 257, continua ad avere un impatto significativo sulla salute pubblica in Italia. Secondo il recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nel decennio 2010-2020 sono stati registrati in Italia 16.993 decessi a causa del mesotelioma maligno, una patologia strettamente collegata all’esposizione all’amianto. Di questi, 12.276 sono uomini e 4.717 donne, con un tasso di mortalità standardizzato di 3,79 decessi per 100.000 abitanti tra gli uomini e di 1,1 tra le donne.
Le regioni più interessate
Le regioni maggiormente colpite in Italia sono: Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta, dove l’uso dell’amianto era particolarmente diffuso in settori come la cantieristica navale e la produzione di manufatti. Inoltre, il rapporto evidenzia un dato allarmante: l’incidenza dei decessi per mesotelioma maligno in persone con meno di 50 anni, suggerendo un’esposizione indiretta o ambientale all’amianto. Tra i quasi 17.000 decessi registrati, 279 riguardano individui in questa fascia di età. «L’amianto continua a rappresentare una minaccia per la salute pubblica – ricorda Protti -, quindi è evidente l’importanza di un monitoraggio costante, interventi di bonifica e politiche preventive a lungo termine».
Costi sanitari dell’Amianto in Italia
L’impatto economico dell’amianto sulla sanità italiana è altrettanto significativo. Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), la spesa sanitaria media per ogni paziente affetto da patologie asbesto-correlate è di circa 40.000 euro all’anno. Questo si traduce in una spesa complessiva di circa 400 milioni di euro annui. A questi costi si aggiungono le spese per prestazioni previdenziali ed assistenziali, portando il totale a circa 5 miliardi di euro in dieci anni. Questi dati evidenziano l’urgenza di interventi mirati per la prevenzione e la gestione del rischio amianto, non solo per tutelare la salute pubblica, ma anche per ridurre l’onere economico sul sistema sanitario nazionale.
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