Stagionalità olfattiva: perché scegliere un profumo alla rosa nel mese di maggio

Ogni anno, il mese di maggio profuma di rosa. Ma perché è proprio maggio il mese in cui celebriamo le rose? La risposta è complessa o meglio, articolata. Tra miti antichi, cultura popolare e religione, le motivazioni possono essere molteplici e affondano le loro radici in più fonti, ma tutte che giungono alla stessa conclusione.

Prima di tutto, “maggio è il mese in cui fioriscono quasi tutte le rose”, spiega Alice Segalini, titolare di Fiori di Renato. “Escludendo le coltivazioni in serra, che danno rose tutto l’anno, è proprio in questo periodo che il fiore si mostra al massimo del suo splendore”.

Inoltre, per le rose usate per creare gli oli essenziali della profumeria, tra fine maggio e i primi di giugno è proprio il periodo in cui si raccolgono i fiori destinati a fornire il loro prezioso estratto.

Perché maggio è il mese delle rose: un viaggio tra mitologia, religione e simbolismo

“Già nell’antica Grecia, maggio era consacrato a Flora, dea delle fioriture. La rosa, simbolo di bellezza e amore, veniva associata ad Afrodite. Un mito narra che la dea, nel tentativo di salvare l’amato Adone, si ferì tra i rovi. Dal suo sangue nacquero le rose rosse: un legame eterno tra passione, morte e rinascita”, racconta Segalini.

Foto Getty Images

”Anche i romani rendevano omaggio alla rosa attraverso le Rosalia, feste dedicate ai defunti, celebrate proprio tra maggio e giugno. Questo fiore, già allora, incarnava il passaggio tra la vita e l’aldilà”.

”Nel Medioevo poi, la rosa diventa un simbolo cristiano: maggio è consacrato a Maria, rosa delle rose, madre per eccellenza. Le corone di rose, offerte alla Vergine, danno origine al termine rosario, dal latino rosarium, cioè roseto. La rosa rossa, oltre che simbolo di amore terreno, rappresenta la passione di Cristo”, continua l’esperta.

Un fiore dal linguaggio segreto: colori e numeri

GUARDA LE FOTO

Celebriamo il mese di maggio con i profumi alla rosa: i migliori e nuovi

Nel tempo, la rosa ha acquisito significati diversi a seconda del colore. “La rosa rossa comunica amore passionale ed è quella riservata esclusivamente agli innamorati”, dice la fiorista. “La rosa bianca invece, simboleggia purezza o affetto, una relazione platonica, ed è quella che si può regalare tra fratelli o ai genitori. La rosa gialla è simobolo per antonomasia della gelosia, mentre quella rosa è simbolo di amicizia sincera”.

C’è poi anche un discorso legato al numero delle rose che si regalano, sempre dispari salvo alcune eccezioni. Le eccezioni solo la dozzina di rose rosse a San Valentino o per la proposta di matrimonio, “altrimenti si regalano a steli di 3, 5, 7 e via dicendo”, racconta Segalini. “Le motivazioni sono principalmente due. La prima, perché in numerologia i numeri dispari sono di buon auspicio. All’estero è usanza regalare fiori a mazzi dispari, mentre in Italia vale solo per le rose”.

”La seconda motivazione per cui i fiori in generale, e le rose in particolare, si regalano dispari, ha origine francese. In passato i venditori ambulanti vendevano i fiori in mazzi pari, mentre i fioristi creavano mazzi dispari. Questa distinzione serviva a sottolineare la differenza e far capire il maggior pregio del regalo”.

Rose di profumeria e rose di fiorista: qual è la differenza?

”Nonostante l’Italia abbia una buona produzione locale, molte rose in commercio provengono da Olanda, Ecuador e Colombia. Questi Paesi garantiscono una produzione continua anche durante l’inverno”.

“L’Olanda svolge un ruolo strategico come hub distributivo per tutta Europa, grazie all’importazione diretta dal Sud America. L’Ecuador, in particolare, è un grande esportatore mondiale: il clima equatoriale e le altitudini montane garantiscono fiori dalla lunga durata e dai colori vividi”.

Foto Matthias Oberholzer/ Unsplash

”Un altro aspetto che differenzia le rose usate per estrarre le essenze e quelle da regalare è sicuramente la forma e il profumo. Le rose utilizzate in profumeria sono quelle che non devono necessariamente essere perfette, ma sprigionano un profumo intenso e sono la rosa centifolia, damascena e di Taïf”

”Tra le rose commerciali invece, si distinguono le rose che troviamo tutto l’anno, che sono d’importazione o coltivate in serra e non sono particolarmente odorose. Poi ci sono le rose inglesi da giardino, che sono quelle che hanno un profumo più intenso: sono rose ibride nate dagli incroci che ha fatto David Austin e si trovano sia recise che in pianta. Questo famoso ibridatore ha incrociato rose antiche e moderne per creare nuove specie che sono sia belle che profumate. Tra queste, la più famosa e prestigiosa è la rosa Pilgrim, un fiore estremamente lussuoso che di solito si usa nei matrimoni”.

Rosa di maggio, rosa damascena e rosa di Taïf

“La rosa centifolia è una varietà del Caucaso dal profumo molto intenso. Si coltiva soprattutto in Francia a Grasse, culla della profumeria, e servono 4-5 tonnellate dei suoi petali per estrarre un chilo di essenza”.

All’olfatto La Rosa di grasse risulta dolce e capriata con accenti fruttati o mielosi e lascia una scia vellutata e delicata.

”La rosa damascena è l’incrocio tra una rosa gallica e una rosa moscata che è una delle più famose, la rosa moscata anche per il profumo e viene utilizzata per la produzione dell’olio di rose e dell’acqua di rose”.

La rosa di maggio ha un profumo intenso dove si possono cogliere gli aspetti speziati, verdi e fruttati, spesso anche terrosi.

La rosa di Taïf è una varietà pregiata di rosa damascena coltivata nella città saudita. A differenza delle altre due rose che vengono raccolte alle prime ore del mattino nel mese di maggio, quella di Taïf si raccoglie tra fine marzo e aprile. Le sue caratteristiche organolettiche la fanno distinguere per i suoi accenti freschi e speziati: è molto più cristallina e ariosa rispetto alla dolcezza della rosa di Grasse o bulgara.

GUARDA LE FOTO

Profumi donna primavera 2025: 23 nuove fragranze da provare

The post Stagionalità olfattiva: perché scegliere un profumo alla rosa nel mese di maggio appeared first on Amica.