Tea, il Crea coordina la sperimentazione nazionale

Roma, 9 lug. (askanews) – “Le Tecnologie di Evoluzione Assistita rappresentano una straordinaria opportunità per l’agricoltura italiana, in grado di offrire strumenti innovativi e sostenibili per affrontare sfide sempre più complesse”. Così Andrea Rocchi, presidente Crea, in occasione del convegno “Dal laboratorio al campo: verifiche scientifiche per l’impiego sperimentale delle piante NGT1”, organizzato dall’Accademia del Georgofili, Crea e Unasa (Unione nazionale delle Accademie Italiane per le scienze applicate allo sviluppo dell’agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla Tutela Ambientale).
“Il Crea – ha aggiunto Rocchi – è al centro di questa fase strategica, mettendo al servizio del Paese le proprie competenze multidisciplinari e l’esperienza maturata nel miglioramento genetico delle colture, con l’obiettivo di garantire una sperimentazione sicura, trasparente e basata su solide evidenze scientifiche, compatibile con il patrimonio agroalimentare e ambientale del nostro Paese”.
Le TEA stanno segnando un punto di svolta nel miglioramento genetico delle piante. Si tratta di strumenti innovativi che permettono di intervenire in modo mirato e preciso sul DNA, senza introdurre geni estranei, simulando modifiche che potrebbero avvenire naturalmente o tramite incroci convenzionali. Grazie a queste tecniche, è oggi possibile sviluppare varietà più resilienti ai cambiamenti climatici, sostenibili e meglio adattate alle esigenze dell’agricoltura moderna. Possono, quindi, rappresentare una risposta concreta alle sfide poste dalla crisi climatica, dalla scarsità di risorse e dalla crescente domanda globale di cibo sicuro e di qualità.
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