Troppi suicidi e troppo sovraffollate, le carceri italiane sempre più un problema

Lug 19, 2025 - 06:30
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Troppi suicidi e troppo sovraffollate, le carceri italiane sempre più un problema

Bruxelles – Sempre più affollate, sempre più insostenibili. Le carceri italiane continuano a essere motivo di richiami per il Consiglio d’Europa, l’organizzazione internazionale per la promozione dei diritti fondamentali che nel rapporto annuale dedicato proprio alla situazione carceraria degli Stati membri, evidenzia una volta di più il deterioramento tricolore, a partire dalla quota di popolazione dietro le sbarre. In un anno, nell’arco del 2024, è cresciuta del 7,8 per cento, facendo dell’Italia uno dei Paesi con la più elevata crescita dei detenuti, adesso 118 per 100 posti disponibili. Peggio solo Slovenia (134), Cipro (132) e Francia (124).

Il Consiglio d’Europa denuncia inoltre come il Paese abbia uno dei tassi più elevati di suicidi in carcere, a fine 2024 pari a 11 ogni 10mila detenuti. Considerando una popolazione carceraria complessiva di 60.637 detenuti, in Italia si registrano dunque 66 suicidi all’interno dei penitenziari, terzo indice più alto dopo quelli di Francia (124) e Regno Unito (96).

La situazione per l’Italia risulta tale da dover essere affrontata anche in virtù della durata del tempo da trascorrere nelle case circondariali. Nelle carceri del Paese si rimane in media circa un anno e mezzo (17 mesi), non il periodo più lungo, ma comunque lungo a sufficienza per indurre il Consiglio d’Europa a includere l’Italia nella lista degli Stati dove la detenzione dura di più. Non solo: il 30,3 per cento di quanti si trovano in carcere deve scontare condanne superiori ai dieci anni di detenzione, mentre un altro 30 per cento è colpito da pene detentive variabili dai 5 ai 10 anni. Dunque chi entra in carcere, in Italia, tende a restarci un bel po’, e anche per questo si invitano le autorità a migliorare la qualità della vita carceraria.

Infine l’Italia si distingue per l’età media dei detenuti. Se la Georgia, con 44 anni, registra l’indice di anzianità più elevato, l’Italia è subito dietro con 42 anni (dato, quest’ultimo, condiviso con il Portogallo). La situazione nazionale si spiega con l’alto tasso di persone in carcere di età compresa tra i 50 anni e i 64 anni: è al 24 per cento, il terzo più alto d’Europa (dopo San Marino, 33 per cento, e Slovenia, 25 per cento). Praticamente una persona su quattro ha almeno 50 anni, se non di più.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia