5 lezioni di bellezza che abbiamo imparato da Lady Diana (nel giorno del suo compleanno)

Nata il primo luglio 1961, Lady Diana è sempre stata un’icona, punto. Dalla prima apparizione pubblica abbiamo compreso quanto sarebbe diventata molto più di una principessa. È stata un simbolo di grazia, di vulnerabilità esposta con forza, di femminilità autentica. Ha saputo attenersi al protocollo reale con eleganza, dando vita a rivoluzioni silenziose che hanno avuto un grande impatto. Ma non solo: ha saputo emozionarci con i suoi sorrisi, i dettagli dei suoi look (ora all’asta), con il suo portamento e i suoi segreti di bellezza.

Diana Spencer ha lasciato il segno e non solo come icona di stile, ma anche come esempio di libertà estetica e personale. E ci ha insegnato che anche sotto i riflettori più feroci, essere se stesse è sempre la soluzione a tutto.

Oggi sarebbe stato il suo compleanno e, in questo giorno speciale, vogliamo ricordare cinque lezioni di bellezza che non dimenticheremo facilmente.

Lady Diana: quando l’impulsività premia

La leggenda narra che dopo uno shooting nel 1990, Lady Diana si guardò allo specchio e vide un’immagine di sé che le piaceva particolarmente. Il merito? Dell’acconciatura che simulava un taglio di capelli leggero e sfoltito, realizzata dal parrucchiere Sam McKnight. Non ci fu dubbio: chiese all’hairstylist di tagliare davvero così i capelli, senza pensarci troppo. E il resto è storia.

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Quel taglio corto, replicato e copiato poi da tantissime altre donne, è stato un gesto d’impulso che anche oggi ci insegna come, a volte, è proprio l’impulsività a premiare. Un taglio di capelli, un make-up nuovo, una manicure dove possiamo osare un po’ di più. E quel taglio corto ci ha provato che anche i capelli corti possono essere femminili.

Un tocco di blu per Lady Diana Spencer

Negli ormai lontani (e mai dimenticati) anni Ottanta e Novanta, il nero dominava protagonista in ogni beauty case. Ma a Lady Diana non piaceva troppo seguire le mode. E così, mentre tutti optavano per eyeliner e matita nera per rendere lo sguardo magnetico, lei si affidò a una matita sui toni dell’azzurro e del blu. Morbida, intensa, applicata all’interno degli occhi.

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La matita azzurra è stata considerata a lungo tempo uno dei suoi signature beauty look, oltre che un modo per donare dolcezza allo sguardo. Oggi torna con furore nei tutorial beauty su TikTok, e non abbiamo dubbi: è lei la musa ispiratrice.

Il blush che ha anticipato i tempi

Oggi potremmo affermare con chiarezza che siamo nell’era d’oro del blush (tanto che ci siamo chiesti più volte se soffriamo di blush blindness). Il trend bonne mine celebra l’effetto sano, fresco, naturalmente radioso che ne deriva dalla sua applicazione. E indovinate chi aveva già previsto tutto?

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Le guance di Diana erano spesso vivide, accese. Un effetto a volte naturale – reagiva con facilità alle emozioni – che ha saputo trasformare in un personale tratto distintivo. Proprio grazie al blush, in diverse sfumature: dal rosa dolce all’aranciato. Una tendenza che torna anche oggi, di cui Lady Diana ci ha insegnato tanto.

La skincare routine semplice ed efficace (e sostenibile sul lungo periodo)

La principessa Diana ha sempre avuto cura della propria pelle. Un prendersi cura di sé quotidiano, ma mai ossessivo. Era solita utilizzare prodotti delicati – amava particolarmente l’acqua di rose – e detergeva e idratava il viso due volte al giorno, senza mai saltare questo piccolo rituale. Fin da subito ci ha insegnato che, per essere sostenibile nel lungo periodo, la skincare dovrebbe essere semplice, con pochi ma efficaci passaggi.

I suoi profumi preferiti (amava i floreali)

I profumi sono un rituale intimo, e questo Lady Diana lo sapeva benissimo. I profumi floreali occupavano un posto speciale nel suo cuore. Ce n’era uno in particolare che la principessa indossava sempre: Bluebell di Penhaligon’s, una fragranza fiorita, brillante, dai toni quasi trasparenti.

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Per il giorno del suo matrimonio scelse Quelques Fleurs di Houbigant, un bouquet classico, opulento, romantico. In entrambi i casi, c’era una coerenza: ci si ricordava di Lady Diana anche grazie al profumo che indossava.

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