Attenzione alla truffa del carburante "allungato": ecco cosa si rischia
lentepubblica.it
Tempo di vacanze e possibilità di problemi enormi dietro l’angolo per tutti gli automobilisti: una delle criticità più gtandi dell’estate 2025 riguarda infatti la cosiddetta truffa del carburante “allungato”.
Negli ultimi mesi, diverse inchieste in Italia hanno smascherato operazioni illecite nel settore dei carburanti, in cui distributori senza scrupoli immettono nel circuito di vendita carburante adulterato. L’obiettivo? Ridurre costi e aumentare profitti, in barba a sicurezza, ambiente e consumatori.
In cosa consiste la truffa del carburante “allungato”?
Il carburante “allungato” è un combustibile adulterato, cioè modificato con l’aggiunta di sostanze estranee per aumentare il volume a basso costo. Ad esempio, al diesel o alla benzina possono essere miscelati oli vegetali esausti, solventi o altre sostanze chimiche.
Si tratta di una frode commerciale che inganna chi fa rifornimento e può avere gravi conseguenze tecniche, ambientali e legali: una minaccia reale per motori, ambiente e sicurezza.
I recenti casi che si sono verificati a Valmontone, Vittuone e Siracusa rappresentano esempi significativi di come il fenomeno del carburante adulterato stia assumendo dimensioni preoccupanti in Italia, con implicazioni economiche, ambientali e di sicurezza stradale.
Valmontone (Lazio)
Ad agosto 2025, le autorità hanno intercettato oltre 2.000 litri di diesel adulterato in un distributore della zona. Gli accertamenti hanno evidenziato un punto di infiammabilità molto inferiore ai limiti stabiliti dalla normativa europea e italiana sul combustibile, indicatore chiaro di miscele non conformi. Dal punto di vista legale, il gestore del distributore è stato denunciato per frode ai danni dei consumatori (articolo 515 del Codice Penale) e per violazioni ambientali, in quanto il combustibile alterato contiene sostanze che, se disperse nell’ambiente, possono inquinare suolo, acque superficiali e falde acquifere. Dal lato della sicurezza, un punto di infiammabilità ridotto aumenta il rischio di incendi o esplosioni durante il rifornimento o il trasporto.
Vittuone (Lombardia)
Sempre ad agosto 2025, un’operazione della Guardia di Finanza ha portato al sequestro di oltre 34.000 litri di gasolio adulterato con solventi chimici e oli vegetali esausti. Le analisi hanno confermato la composizione instabile della miscela: non solo può danneggiare gravemente motori e sistemi di alimentazione dei veicoli, ma produce anche emissioni tossiche e potenzialmente cancerogene se bruciata. L’uso di tali miscele costituisce una violazione sia delle normative commerciali sia delle disposizioni in materia ambientale e sanitaria. Le autorità locali hanno denunciato i responsabili per frode commerciale aggravata, segnalando l’operazione anche agli enti di controllo ambientale.
Provincia di Siracusa (Sicilia)
In Sicilia, l’attenzione si è concentrata su circa 21.000 litri di diesel alterato, sequestrati grazie a controlli mirati nei confronti di distributori e depositi locali. Anche qui, il combustibile presentava un punto di infiammabilità non conforme e componenti chimiche pericolose. La frode commerciale è stata immediatamente contestata, e i gestori rischiano sanzioni penali e amministrative. Questo episodio evidenzia che la distribuzione di carburanti adulterati è diffusa e richiede un coordinamento nazionale tra Dogane, Guardia di Finanza e ministero dell’Ambiente per prevenire danni più gravi a consumatori e territorio.
Perché è così rischioso?
Il carburante adulterato rappresenta un pericolo concreto sotto più aspetti.
Dal punto di vista meccanico, l’utilizzo di miscele non conformi può compromettere componenti fondamentali del veicolo, come filtri, pompe, iniettori e valvole, fino a provocare guasti seri e costosi da riparare.
Anche l’impatto ambientale è rilevante: sostanze chimiche non adatte al ciclo di combustione generano emissioni tossiche che danneggiano l’aria e il suolo, aumentando l’inquinamento e i rischi per la salute pubblica.
A ciò si aggiungono le implicazioni sulla sicurezza alla guida: un carburante irregolare può causare malfunzionamenti improvvisi del motore, mettendo a rischio non solo il conducente, ma anche passeggeri e pedoni.
Come proteggersi?
Per proteggersi efficacemente dalla truffa del carburante adulterato, è importante adottare una strategia preventiva e consapevole, basata su attenzione, osservazione e documentazione.
Combinando questi accorgimenti gli automobilisti possono tutelarsi in modo concreto e ridurre il rischio di danni meccanici, economici e ambientali legati al carburante adulterato.
Confronto prezzi
Innanzitutto, il confronto dei prezzi tra diversi distributori può rivelarsi un indicatore utile: tariffe insolitamente basse rispetto alla media del territorio possono suggerire la presenza di miscele irregolari, pensate per attirare automobilisti in cerca di risparmio immediato.
Comportamento del veicolo
Tuttavia, il costo da solo non basta: è fondamentale osservare attentamente il comportamento del veicolo dopo ogni rifornimento. Sintomi come cali di potenza, spegnimenti improvvisi del motore, consumi anomali o difficoltà nell’accensione possono indicare che il carburante erogato non rispetta gli standard di qualità e sicurezza.
Conservazione ricevute
La conservazione delle ricevute di rifornimento assume un ruolo cruciale: mantenerle in formato fisico o digitale permette di avere una prova concreta dell’acquisto, indispensabile in caso di contestazioni legali o richieste di risarcimento. In presenza di sospetti, contattare immediatamente le forze dell’ordine e richiedere un verbale ufficiale contribuisce a formalizzare l’accaduto e a rendere più solide eventuali azioni legali.
Prelevare un campione del carburante sospetto
Un ulteriore passo di tutela consiste nel prelevare un campione del carburante sospetto attraverso un meccanico di fiducia e, se possibile, inviarlo a laboratori specializzati per analisi chimiche. Questa procedura permette di ottenere dati oggettivi sulla qualità del combustibile e di documentare eventuali violazioni normative.
Rivolgersi a sportelli dedicati ai consumatori
Parallelamente, è consigliabile rivolgersi a sportelli dedicati alla protezione dei consumatori che possono fornire assistenza pratica, orientamento su come presentare segnalazioni ufficiali e supporto nella richiesta di risarcimento economico.
Informarsi sugli impianti segnalati
Infine, mantenersi informati sugli impianti segnalati per problemi di qualità del carburante costituisce una precauzione aggiuntiva. Monitorare avvisi dei media locali o elenchi pubblicati dalle associazioni consente di individuare distributori affidabili e ridurre significativamente il rischio di incorrere in frodi.
The post Attenzione alla truffa del carburante "allungato": ecco cosa si rischia appeared first on lentepubblica.it.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




