Brufoli in gravidanza: ecco come farli sparire in sicurezza
Sì, tra tutti i cambiamenti e le non tanto piacevoli novità che possono arrivare quando si attende l’arrivo di un bimbo/a, ci sono anche loro. I brufoli in gravidanza. Nelle prime settimane sono una delle prime manifestazioni evidenti delle fluttuazioni ormonali, ma possono persistere e, brutta notizia, durare anche nei mesi successivi.
Questo fenomeno può interessare chiunque, anche le donne che in precedenza non hai mai sofferto di acne.
La gravidanza è un momento di grande cambiamento per ogni donna, tra sbalzi ormonali e vedere il corpo che cambia, è come passare nove mesi un rollercoaster. La capacità di adattamento è fondamentale per sapere gestire tutto quello che questa fase comporta, direttamente o indirettamente. E anche la beauty routine deve adattarsi a questa nuova condizione. Questo significa che spesso è necessario trovare ingredienti alternativi per rispondere ad alcuni bisogni. Per fare degli esempi, non sarà più il retinolo l’antiage di riferimento, ma sarà meglio preferire il bakuchiol. E poi bisognerà eliminare anche le creme corpo snellenti che contengono caffeina e fare attenzione alla tinta per capelli.
Ma se vengono i brufoli in gravidanza, cosa si può fare? L’acido salicilico è concesso o è meglio ricorrere ad altro?
Brufoli in gravidanza: quando vengono? Le prime settimane
Quando compaiono i brufoli in gravidanza? Possono manifestarsi già nelle prime settimane di gestazione, quando si verifica un picco ormonale. In queste prime fasi si può notare un peggioramento della grana nella pelle, soprattutto nella zona di mento, fronte e guance. L’andamento dell’acne gravidica è variabile. In alcuni soggetti può risolversi dopo il primo trimestre, mentre in altri potrebbe protrarsi fino alla fine della gestazione, talvolta anche con peggioramenti nel secondo e terzo trimestre.

Foto Anthony Tran/ Unsplash
Brufoli al 4° mese
La comparsa di brufoli in gravidanza nel secondo trimestre non è rara, mentre intorno al quarto mese di gravidanza si verifica un nuovo picco legato alla stabilizzazione ormonale.
Terzo trimestre: la fase di regressione
Nel terzo trimestre invece, i brufoli possono presentarsi per cause diverse. In alcuni casi la motivazione è da cercare in aumento della sudorazione, della stanchezza e in un rallentamento nel ricambio cellulare. A queste cause si aggiungono anche fattori esterni, come l’umidità, o l’utilizzo di cosmetici non adatti e una scarsa detersione. Solitamente, però, in questa fase si assiste a una regressione dell’acne. La pelle via via migliora spontaneamente, fino al parto. Dopo il parto può subire un altro stravolgimento ormonale che può provocare altre imperfezioni e secchezza. Ma ne parleremo in un altro momento.
Brufoli in gravidanza: maschio o femmina? Un mito da sfatare
Ci sono numerosi falsi miti e leggende metropolitane legate alla gravidanza che si tramandano di generazione in generazione e sono difficili da sfatare. Uno di questi è quello che collega la comparsa di brufoli in gravidanza al sesso del nascituro. La presenza di brufoli indicherebbe che è una femmina, mentre la loro assenza che è maschio.
Il motivo all’origine è lo stesso per cui si crede che i capelli e la pelle sia più luminosi quando è maschio e più brutti, spenti e con problematiche quando il nascituro è femmina. Perché si sa, una credenza popolare (e molto patriarcale) porta a credere che le femmine rubino la bellezza alle madri.
Tuttavia non ci sono basi scientifiche che avvalorano queste supposizioni, se non che in gravidanza aumenta il progesterone che stimola la produzione di sebo che ostruisce i pori e, di conseguenza, porta alla comparsa di brufoli.
Tante leggende che si contrastano tra loro. Secondo altre credenze, per esempio, i brufoli e un peggioramento della pelle in generale sono un indizio che si sta aspettando un maschietto.
Brufoli in gravidanza e aborto
Un’altra convinzione infondata associa i brufoli in gravidanza al rischio di aborto. In realtà, l’acne gravidica non è in alcun modo collegata all’andamento della gravidanza né tantomeno rappresenta un campanello d’allarme. La presenza di brufoli è legata esclusivamente alla produzione ormonale e non ha impatto sulla salute del feto. Eventuali timori devono sempre essere valutati dal ginecologo, ma non esistono dati clinici che colleghino le imperfezioni cutanee a esiti negativi della gravidanza.
Dove nascono i brufoli in gravidanza
Esiste una mappa dell’acne gravidica? Dove nascono i brufoli in gravidanza? Si manifestano principalmente sul volto, su naso, guance e mento. Ma anche il collo, le orecchie, la schiena e le braccia sono aree possibili. Insomma, un’area abbastanza estesa.
Consigli e rimedi: ingredienti safe
Non sempre ci si può affidare alla skincare tradizionale, usando attivi come retinolo o acido salicilico per risolvere il problema dei brufoli in gravidanza.
Numerosi studi hanno dimostrato gli effetti dei retinoidi sul feto, che possono risultare in malformazioni congenite e problemi al sistema nervoso centrale. Un altro ingrediente attivo molto efficace in caso di brufoli è l’acido salicilico.
In teoria le quantità che si trovano nei prodotti ad uso topico sono ridotte e non dovrebbero dare problemi, ma prima di utilizzarlo è meglio consultare il medico. Lo stesso discorso vale per i pimple patch che si usano sul brufolo occasionale. I rimedi per i brufoli in gravidanza devono essere scelti valutando
In alternativa si possono invece utilizzare altri ingredienti seboregolatori e lenitivi, come niacinamide (seboregolatrice e migliora la grana della pelle), acido azelaico (per macchie scure e pelle sensibile o con rosacea) e aloe vera.
Anche il succo di limone su un dischetto di cotone (ingrediente naturale e semplice da trovare e utilizzare) potrebbe essere molto benefico.
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