Cambia il dress code del Festival di Cannes. Dai nude look di Bella Hadid alle infradito di Jennifer Lawrence, i dettagli di stile che non sono più consentiti

Maggio 14, 2025 - 03:31
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Cambia il dress code del Festival di Cannes. Dai nude look di Bella Hadid alle infradito di Jennifer Lawrence, i dettagli di stile che non sono più consentiti

Il red carpet di Cannes quest’anno potrebbe essere molto diverso da ciò a cui siamo abituati. A meno di 24 ore dall’inizio ufficiale della kermesse è stata segnalata infatti una modifica alle regole di dress code. La nudità sul tappeto rosso è espressamente vietata nel regolamento presente sul sito, uno dei più dettagliati in assoluto.

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Ufficialmente la decisione è stata presa per “motivi di decenza”, intercettando una controriforma stilistica in atto: per reazione all’ondata di trasparenze nella moda è nata una nuova severità stilistica che va dalle Trad Wife ai look “demure”, cioè modesti, delle prossime stagioni. Stiamo assistendo a una Restaurazione formato red carpet?

I nude look di Bella Hadid sul red carpet di Cannes

Il nude look, comunque, ha avuto i suoi momenti di gloria anche sulla Croisette. Bella Hadid è un ottimo esempio: nel 2021 incantò i fotografi con un abito scollato con una collana scultura d’oro a coprire il seno. Durante la scorsa edizione sfilò con un abito semi trasparente di Saint Laurent che ricordava il tessuto dei collant velati.

CANNES, FRANCE – JULY 11: Bella Hadid attends the “Tre Piani (Three Floors)” screening during the 74th annual Cannes Film Festival on July 11, 2021 in Cannes, France. (Photo by Daniele Venturelli/WireImage)

“Lo scopo non è disciplinare l’abbigliamento in sé – spiega il sito – ma proibire la nudità completa sul red carpet, in conformità alle leggi di riferimento francesi”. Probabilmente il chiacchieratissimo nudo di Bianca Censori ai Grammy, al braccio di Kanye West, ha messo in allarme gli organizzatori.

Bella Hadid in Saint Laurent sul red carpet di Cannes 2024

L’abito sottoveste di Emily Ratajkowski e Irina Shayk

Il vedo-non-vedo è una delle tendenze più forti degli ultimi anni, specialmente sui red carpet: gli stylist delle star avranno giocato d’anticipo o si troveranno costretti a cambiare outfit all’ultimo minuto? La definizione di nudità, poi, non è univoca: parliamo di una situazione à la Bianca Censori? O anche di scollature o tagli rivelatori sul seno? In questo discorso sono incluse anche le trasparenze?

Se così fosse, sarebbe impensabile rivedere i look in pizzo di Emily Ratajkowski. Nel 2017, la top model scelse una tuta in pizzo trasparente di Roberto Cavalli con uno strascico a balze drappeggiato; nel 2022 rilanciò con una sottoveste sheer di Miu Miu.

Più recente invece il look firmato Gucci di Irina Shayk: nel 2023 la top model aveva calcato il red carpete della Croisette con una sottoveste ultra velata di Gucci che la lasciava praticamente in lingerie: bra a triangolo e slip in tulle nero logato con la doppia G.

Le infradito di Jennifer Lawrence

Le regole di Cannes non riguardano solo la nudità. Anzi: negli anni sono nate molte controversie intorno alle scarpe. Un produttore nel 2022 raccontò di essere stato respinto dalle guardie del Palais perché indossava i mocassini, per esempio, e diverse altre attrici hanno detto di aver avuto problemi simili perché non indossavano i tacchi alti.

Anche se i tacchi bassi sono ormai sdoganati, il regolamento mantiene l’obbligo di indossare scarpe “eleganti” sul red carpet. Peccato, perché le infradito di Jennifer Lawrence che facevano capolino da un abito Dior Haute Couture sono state le protagoniste dell’edizione 2023.

Jennifer Lawrence al Festival nel 2023: sopra Dior, sotto …flip flop. (Photo by Stephane Cardinale – Corbis/Corbis via Getty Images)

Lo strascico di Naomi Campbell

Tra le regole esplicitate nel regolamento c’è anche un limite agli abiti principeschi che ci hanno incantato negli anni. Per la precisione, “non sono ammessi abiti voluminosi, in particolare quelli con un lungo strascico, che ostacolano il corretto flusso degli ospiti e complicano la disposizione dei posti a sedere nel teatro”.

Chissà che ne pensa Naomi Campbell, una veterana del tappeto rosso, che nel 2023 si presentò con un look Valentino Haute Couture completato da un lungo mantello piumato rosa acceso lungo fino a terra.

Festival Cannes 2023 red carpet _NAOMI CAMPBELL - MAY 20 - CANNES

Naomi Campbell a Cannes nel 2023 in Valentino Haute Couture

…e quello di Bianca Balti

Probabilmente sarà questo punto, più che la nudità, a mandare in crisi le star: se non possono indossare uno strascico sul red carpet, dove dovrebbero farlo? Abiti lunghi, code e strascichi sono una costante da sempre. Anche Bianca Balti, nel 2016, partecipò alla premiere di Cafe Society a Cannes con un abito bustier celeste polvere che terminava in una lunga coda.

Bianca Balti a Cannes nel 2016. (Photo by Pascal Le Segretain/Getty Images)

L’abito da principessa di Winnie Harlow

Secondo gli organizzatori, le gonne troppo ampie delle partecipanti renderebbero difficile il passaggio degli ospiti in sala. In effetti, guardando il principesco abito blu zaffiro di Winnie Harlow al Festival di Cannes del 2017 ci siamo chiesti tutti: ma come farà a sedersi? Problema risolto: quest’anno tutti abiti slim. O in pantaloni.

Winnie Harlow a Cannes nel 2017 (Photo by Samir Hussein/WireImage)

Il look Barbiecore di Greta Gerwig

Perfino la presidente di giuria dell’edizione 2024, la regista Greta Gerwig, si lasciò sedurre da un abito principesco drappeggiato, con ampia gonna, guanti e strascico. Colore? Ovviamente rosa Barbie, in omaggio al suo celebre film con Margot Robbie. Quest’anno probabilmente avrebbe dovuto fare scelte radicalmente diverse: ma quanti centimetri di gonna sono concessi?

Greta Gerwig al Festival di Cannes del 2024 EPA/GUILLAUME HORCAJUELO

Insomma: né troppa stoffa né troppo poca. Viste le polemiche suscitate dalle regole, l’ufficio stampa si è affrettato a chiarire che le regole erano già in vigore da tempo, sono solo state esplicitate nello statuto. Non è escluso che qualche star usi proprio il red carpet per protestare. Prevedibilmente, il caso Cannes ha riaperto il dibattito su libertà espressiva, bon ton e pudore. In molti si sono chiesti se i tempi non siano maturi per un intervento radicale: che ognuno si vesta come preferisce, e si goda il film.

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Redazione Redazione Eventi e News