Chiara Rabbi: "Avrei preferito due padri piuttosto che mia madre"

Chiara Rabbi, ex corteggiatrice di Uomini e Donne, ha parlato per la prima volta di sua madre durante un’intervista al podcast Sotto la Pelle. Ha raccontato di essere cresciuta con un padre presente e affettuoso, mentre la figura materna è stata, al contrario, una presenza negativa e tossica nella sua vita. “Avrei preferito due padri“, ha detto.

Secondo quanto confessato da Chiara, il padre sarebbe stato vittima di violenza psicologica da parte della madre. È a lui che associa tutti i ricordi belli della sua infanzia. Non ha mai avuto quel classico legame madre-figlia, e infatti parla con grande affetto della bisnonna e della nonna paterna, donne che hanno ricoperto per lei il vero ruolo di guida femminile. Per questo motivo ha voluto sottolineare come la famiglia, per lei, non debba per forza essere composta da una madre e un padre: è cresciuta con una figura maschile, ma avrebbe preferito “un’altra figura maschile”, lasciando intendere che a volte è meglio un’assenza piuttosto che una presenza dannosa. “La famiglia deve avere una madre e un padre, sono cresciuta con mio padre, avrei preferito forse un’altra figura maschile. A volte la presenza tossica fa peggio, meglio l’assenza“.

Chiara Rabbi sulla madre: “Non la perdonerei neanche in punto di morte”

Dopo la pubblicazione dell’intervista, in tanti le hanno scritto sui social accusandola di essere troppo dura e di non concedere il perdono a sua madre. Ma Chiara Rabbi non ha fatto marcia indietro, anzi, ha risposto con parole molto chiare. Ha spiegato che per lei il legame biologico non è sinonimo di amore, né di dovere emotivo. Non serba rancore né rabbia, semplicemente non prova nulla. Sostiene di essere in pace con se stessa e ha scelto consapevolmente di lasciarsi alle spalle certe relazioni. Secondo lei, la libertà più grande è proprio quella di potersi staccare da chi ti ha fatto del male, anche se si tratta di una madre. “E no, nemmeno in punto di morte sarebbe giusto riavvicinarmi. Non lo farei per ripulire la loro coscienza, né per assecondare il buon senso di una società che vive le relazioni in modo diverso da come le ho vissute io“. Una presa di posizione netta, ma molto autentica.

 

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