Cicliste investite a Milano, assolti assessore Granelli e dirigenti
Il Tribunale di Milano ha assolto l’assessore alle Opere pubbliche, cura del territorio, protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli, dall’accusa di concorso in omicidio stradale per le morti delle cicliste Veronica D’Incà e Cristina Scozia, rispettivamente investite in viale Brianza e in via Sforza nel 2023. E’ la decisione del gup di Milano, Alberto Carboni, nel doppio dispositivo di sentenza letto pochi minuti fa in aula. Assolti perché il fatto non sussiste anche tre dirigenti del settore mobilità di Palazzo Marino. Le motivazioni delle sentenze saranno depositate entro 30 giorni.
L’accusa aveva chiesto condanne per Granelli
I pm Mauro Clerici e Barbara Benzi avevano chiesto rispettivamente 1 anno e 1 anno e 4 mesi per Granelli nel processo con rito abbreviato contestando la “segnaletica non conforme” alle regole del “codice della strada” e “contraddittoria” che ha generato “confusione” nei cittadini e incrementato “il pericolo” di incidenti tra “veicoli a motore e biciclette” nella progettazione delle piste ciclabili di Milano realizzate in “via sperimentale” sulla base di alcuni decreti Covid.
L’assessore: “Il mio pensiero alle due vittime”
“Sono molto soddisfatto, anche se il mio primo pensiero va alle due donne che sono rimaste vittime di due gravi incidenti stradali e alle più di 3.000 persone che ancora nel 2024 sono rimaste vittime di incidenti stradali. Dobbiamo fare di più tutti per la sicurezza stradale, perché non ci siano più queste tragedie. Questo è il mio primo pensiero, il pensiero che mi ha accompagnato in tutta questa vicenda mi accompagnerà ancora, perché è il nostro lavoro e dobbiamo farlo al massimo”. Così l’assessore del Comune di Milano a Opere pubbliche, cura del territorio, protezione civile, Marco Granelli.
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