Cure palliative: nasce la commissione italiana dei cittadini

Lug 12, 2025 - 17:00
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Cure palliative: nasce la commissione italiana dei cittadini

Le scelte di fine vita, il diritto alla cura e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) non possono più restare appannaggio esclusivo delle istituzioni o degli esperti. A ricordarlo è la nascita della Commissione Italiana dei Cittadini per le Cure Palliative (CIC-CP), promossa dalla Federazione Cure Palliative (FCP) con il sostegno della Società Italiana di Cure Palliative (SICP). Un progetto innovativo che mette al centro i cittadini come protagonisti attivi nella costruzione di una cultura condivisa sul fine vita.

Uno spaccato della società civile italiana

La prima riunione della Commissione si è tenuta ieri online e ha visto un’ampia partecipazione. Non solo esperti, ma anche studenti, insegnanti, caregiver, persone con esperienza diretta di malattia: una Consulta eterogenea e rappresentativa della società civile italiana. Il modello è ispirato a quello francese della Convention citoyenne sur la fin de vie, lanciata nel 2022 su iniziativa della Presidenza della Repubblica francese.

«La Commissione è un luogo reale di democrazia partecipata – spiega Tania Piccione, presidente della Federazione Cure Palliative – dove i cittadini diventano protagonisti nell’orientare le scelte che riguardano la qualità della vita, fino all’ultimo istante. Alla luce delle scelte politiche in atto, serve un nuovo patto di cooperazione tra società civile, istituzioni, sistema sanitario e Terzo Settore».

La commissione italiana dei cittadini per le cure palliative

La CIC-CP nasce con una struttura articolata: un pool di esperti garantirà la governance tecnico-scientifica, mentre la Consulta dei Cittadini sarà il cuore pulsante del confronto. I temi in agenda spaziano dalle DAT all’accesso ai servizi, dai diritti dei malati al ruolo delle famiglie. «Il nostro sarà un contributo scientifico rigoroso – aggiunge Gianpaolo Fortini, presidente SICP – che supporterà la Commissione su temi di elevata complessità tecnica. Siamo orgogliosi di partecipare a questo esperimento di deliberazione informata che speriamo sposti l’attenzione pubblica sulle cure palliative». Un progetto che guarda anche oltreconfine, con uno sguardo attento alla Francia, dove cittadini estratti a sorte si sono confrontati per settimane per fornire linee guida al legislatore sul tema del fine vita.

L’impegno della commissione italiana

«In Italia è un passo avanti importante – commenta Giovanna Marsico, direttrice del Centro Nazionale Francese per le Cure Palliative e Fine Vita –. La distanza tra il livello decisionale e la società civile è solitamente molto grande. Questo progetto dimostra che si può colmare». Il calendario della Commissione prevede incontri mensili, lavori di gruppo e, nei prossimi mesi, la presentazione di proposte progettuali al Consiglio Direttivo della FCP, da sviluppare in un arco temporale di 12 mesi. In un’epoca in cui il fine vita resta spesso un tema scomodo, questa iniziativa rappresenta una risposta coraggiosa e concreta. Non si tratta solo di “parlare” di cure palliative, ma di agire collettivamente per garantire dignità, ascolto e cura a ogni persona, fino all’ultimo respiro.

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