Da Confindustria e Intesa Sanpaolo 14 miliardi per la crescita delle imprese del Lazio

Si è tenuto a Roma l’incontro per la presentazione del nuovo accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo. La partnership strategica da 200 miliardi di euro punta a rilanciare il tessuto produttivo nazionale. Il programma è stato annunciato a inizio anno dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e dal consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina.
Prevede un focus significativo sul Lazio, con 14 miliardi destinati alle imprese regionali per sostenere la transizione digitale e tecnologica verso il paradigma 5.0 e l’intelligenza artificiale.
Le novità
Tra le principali novità del programma, spiccano gli investimenti in nuovi modelli produttivi ad alto potenziale. Il focus è su settori strategici come Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita. Viene inoltre data una spinta decisiva alla transizione sostenibile, in linea con il Piano Transizione 5.0, promuovendo processi industriali innovativi, tecnologicamente avanzati e orientati all’economia circolare. L’obiettivo è raggiungere un bilanciamento energetico ottimale basato su fonti rinnovabili.
L’accordo mira anche a rafforzare l’impatto in ricerca e innovazione, sostenendo la nascita e la crescita di startup e Pmi tecnologiche, grazie a strumenti finanziari e servizi dedicati. Tra le iniziative prioritarie figura anche il Piano per l’Abitare Sostenibile, pensato per migliorare la mobilità e rendere più attrattivo il territorio per i talenti dell’industria. Infine, viene dato forte impulso alla crescita delle imprese del Sud Italia attraverso la valorizzazione della Zes Unica del Mezzogiorno, quale leva strategica per lo sviluppo economico del territorio.
Transizione digitale opportunità di crescita e sviluppo
Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “La transizione digitale e l’intelligenza artificiale rappresentano certamente delle opportunità di crescita e sviluppo per l’economia del Paese, ma per coglierle è importante mantenere centrale capitale umano e formazione. Per questo sarà fondamentale aumentare le assunzioni dei giovani nelle aziende, provvedere a programmi di formazione e specializzazione, garantire il loro welfare a beneficio del Paese. Il Gruppo Intesa Sanpaolo sta guardando con attenzione a quelle aziende che investono in nuove tecnologie e creano nuovi posti di lavoro: intendiamo contribuire con le nostre politiche di credito alla crescita della loro competitività e produttività, ma anche al supporto di nuova occupazione”.
“Al centro competitività, sicurezza energetica e coesione sociale”
Emanuele Orsini, presidente di Confindustria: “In un contesto geopolitico segnato da profonde tensioni e molteplici fronti aperti nel commercio globale, l’industria italiana deve manifestare visione strategica e determinazione. Oggi più che mai è necessario calibrare le risposte su scala nazionale ed europea, ponendo al centro competitività, sicurezza energetica e coesione sociale. Serve coraggio e lungimiranza nell’adozione di misure strutturali per famiglie e imprese. Proprio per questo stiamo lavorando a un Piano Industriale Straordinario fondato su tre leve: stimolo degli investimenti, rilancio della competitività e creazione di un contesto attrattivo. In quest’ambito, proporremo interventi tesi a mobilitare il risparmio delle famiglie e degli investitori istituzionali verso il sistema produttivo domestico, per assicurare crescita e benessere per tutti. E il nuovo Accordo con Intesa Sanpaolo si inserisce nel solco come sostegno concreto per affrontare le sfide della transizione digitale e green, ma anche per valorizzare il nostro capitale industriale. In questa prospettiva anche il Piano per l’Abitare Sostenibile promosso da Confindustria rappresenta un altro pilastro essenziale. Non è solo una risposta alla sfida abitativa, ma un volano per rendere la filiera produttiva italiana più attrattiva per figure con competenze qualificate – soprattutto giovanili – e favorire un radicamento dei talenti nei nostri territori. Un investimento che parla di futuro, innovazione e comunità”.
La presentazione dell’accordo
Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, e Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure messe in campo e si sono confrontati con gli imprenditori laziali su robotica, digitalizzazione e intelligenza artificiale quale leva di stimolo per la crescita in termini di connettività e competitività del tessuto economico.
Dopo i saluti di Giuseppe Biazzo, Presidente di Unindustria, e Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice Chief economist Intesa Sanpaolo, Marco Nocivelli, vicepresidente per le politiche industriali e il made in Italy di Confindustria, e Alberto Tripi, special advisor per l’intelligenza artificiale di Confindustria hanno affrontato il tema della sfida delle tecnologie digitali avanzate commentando una analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, a cui ha fatto seguito un dialogo tra Anna Roscio, executive director sales & marketing Imprese Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo e Angelo Camilli, vicepresidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria, sui contenuti specifici dell’accordo e i principali driver di sviluppo delle imprese.
I lavori si sono conclusi con una conversazione tra Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, e Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, chiamati ad approfondire l’analisi del rapporto banca- impresa e di come sta evolvendo rispetto alla complessità del contesto.
L’articolo Da Confindustria e Intesa Sanpaolo 14 miliardi per la crescita delle imprese del Lazio è tratto da Forbes Italia.
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