Dazi, Varsavia: L’Ue non si rivolgerà alla Cina se dovessero fallire i colloqui commerciali con gli Usa

L’Unione europea non intensificherà i rapporti con la Cina per compensare un eventuale fallimento dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti. Lo ha dichiarato al portale “Euractiv” il ministro del Commercio polacco Michal Baranowski, sottolineando che “quello che sicuramente non accadrà è che l’Ue dica: ‘Oh, è un peccato che non sia andata bene con gli Stati Uniti, ci rivolgeremo alla Cina’”. Baranowski, il cui Paese detiene la presidenza di turno del Consiglio Ue, ha affermato che i legami con Pechino restano “indipendenti” da quelli con Washington, pur criticando duramente le recenti restrizioni cinesi alle esportazioni di terre rare e componenti critici, che – ha detto il ministro – “stanno mettendo sotto pressione le economie europee” e ostacolano il rafforzamento industriale del settore difesa.

Le dichiarazioni arrivano mentre Bruxelles valuta contromisure ai nuovi dazi statunitensi su acciaio e alluminio, raddoppiati da Donald Trump al 50 per cento. L’Ue ha congelato fino al 14 luglio un pacchetto di ritorsioni da 21 miliardi di euro, ma prepara anche misure aggiuntive da 95 miliardi, che potrebbero colpire settori strategici come aviazione, automotive e macchinari. Il commissario europeo con delega al Commercio Maros Sefcovic ha confermato i “progressi” nei colloqui con il rappresentante commerciale statunitense Jamieson Greer avvenuti a Parigi a margine della ministeriale dell’Ocse, affermando che “l’economia cinese non può crescere a scapito di quella europea”. Anche Baranowski ha indicato che un accordo con Washington “è più vicino” e sarà “più ambizioso” dell’intesa Usa-Regno Unito firmata lo scorso maggio.

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