Disturbi mentali: nuove speranze dalla medicina di precisione

Lug 10, 2025 - 03:00
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Disturbi mentali: nuove speranze dalla medicina di precisione

Le malattie mentali rappresentano una delle sfide più urgenti per la sanità pubblica del XXI secolo. Depressione, disturbo bipolare, schizofrenia e ansia colpiscono ogni anno centinaia di milioni di persone nel mondo. Solo in Europa, i disturbi mentali affliggono circa 1 cittadino su 6, con un impatto economico stimato in oltre 600 miliardi di euro all’anno in costi diretti e indiretti. Eppure, le terapie restano spesso generiche e inefficaci per molti pazienti.

La medicina di precisione

Una svolta potrebbe arrivare dalla medicina di precisione, una nuova frontiera della psichiatria che combina genomica, imaging cerebrale, intelligenza artificiale e valutazioni psicometriche per offrire trattamenti su misura. A spiegarlo è il professor Mirko Manchia, docente di Psichiatria all’Università di Cagliari e alla Dalhousie University in Canada, nonché presidente del Bipolar Disorders Network dell’European College of Neuropsychopharmacology. Alla Genomic Psychiatry, Manchia ha sottolineato come la psichiatria debba evolversi verso un approccio integrato e personalizzato. «Ho visto pazienti con prognosi gravi mantenersi in salute per anni con il litio, mentre altri, con lo stesso trattamento, avere ricadute disastrose. La variabilità nella risposta ci impone di superare l’approccio ‘taglia unica’ e puntare su modelli predittivi personalizzati».

Un approccio multidisciplinare

Il cuore della medicina di precisione in psichiatria è la capacità di integrare dati provenienti da diverse fonti: analisi genetiche, esami di imaging cerebrale, monitoraggi digitali del comportamento e questionari psicometrici. L’obiettivo è sviluppare strumenti predittivi affidabili per individuare il farmaco giusto, alla dose giusta, per ogni paziente.

Tra le innovazioni più promettenti ci sono i test farmacogenetici per identificare i pazienti con depressione resistente al trattamento. I modelli predittivi basati sull’intelligenza artificiale per prevenire ricadute e ottimizzare i percorsi terapeutici. Un monitoraggio digitale continuo tramite smartphone e dispositivi indossabili, per cogliere precocemente i segnali di peggioramento.

Il peso della malattia mentale

Secondo i dati dell’OMS, le malattie mentali rappresentano la prima causa di disabilità a livello globale. In Italia, si stima che circa 2,8 milioni di persone siano affette da disturbi depressivi, mentre oltre 1 milione soffre di disturbi d’ansia gravi. Oltre al dolore personale, i costi sociali sono enormi: assenze dal lavoro, ridotta produttività, spese mediche, ricoveri e supporto familiare.

Investire nella ricerca

«Per fare il salto di qualità – ha aggiunto Manchia – servono fondi, collaborazione tra università, istituzioni sanitarie, pazienti e associazioni. Solo così potremo trasformare la ricerca in cure efficaci e sostenibili». La speranza è che, entro i prossimi vent’anni, la salute mentale venga gestita non più su base sintomatica, ma attraverso modelli integrati e predittivi che permettano diagnosi precoci e terapie mirate. Il messaggio è chiaro: la tecnologia e la biologia non sono più separate. Unite, possono cambiare radicalmente il modo in cui si affrontano le malattie mentali, migliorando non solo la qualità della cura, ma anche la qualità della vita.

L'articolo Disturbi mentali: nuove speranze dalla medicina di precisione proviene da Quotidiano della salute.

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