Gruppo Milor a 45 mln nel 2024. Il CEO Mouhadab: “Verso i 50 mln nel 2025”

Giugno 6, 2025 - 11:00
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Gruppo Milor a 45 mln nel 2024. Il CEO Mouhadab: “Verso i 50 mln nel 2025”
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Il Gruppo Milor ha chiuso il 2024 con un fatturato di 45 milioni di euro, segnando una crescita del 20% nei canali retail e distribuzione e un incremento double digit per l’e-commerce. Un risultato che non solo conferma la solidità economica dell’azienda, ma riflette una strategia di sviluppo articolata, fondata su investimenti strutturali, rinnovamento estetico e innovazione tecnologica.

Fondata nel 1955, Milor è oggi una realtà che opera in maniera completamente integrata, con sede a Milano e una filiera produttiva che spazia dal design alla logistica. L’azienda, guidata dalla famiglia Mouhadab, mantiene una produzione interamente italiana tra Arezzo e Vicenza, e si distingue per il suo approccio verticale che garantisce controllo qualitativo e flessibilità. “Dietro la crescita c’è una squadra moderna, importante, che lavora tutti i giorni su tutta la linea, dal design alla logistica. Questo fa di noi una ditta all’avanguardia”, commenta a Pambianconews Albert Mouhadab, titolare e direttore creativo.

Attualmente presente in oltre 1.800 punti vendita in Europa, di cui 671 in Italia, Milor ha avviato un’importante espansione nel canale travel retail grazie alla collaborazione con Starboard e Royal Caribbean. “Siamo partiti nel 2024 con due navi, finiremo il 2025 con una ventina – afferma il dirigente -. È un business importante, ma i risultati si vedranno più avanti.” Le nuove aperture rafforzano anche la presenza nei mercati esteri in crescita, in particolare Stati Uniti, Emirati Arabi e Asia, dove la domanda per il made in Italy risulta in forte espansione.

Nel corso dell’ultimo anno, l’azienda ha inoltre investito significativamente nel rinnovo della parte visual e display all’interno dei punti vendita – oltre un migliaio di vetrine completamente rinnovate – e nel potenziamento dell’infrastruttura e-commerce, con quattro siti attivi e un’app proprietaria per facilitare l’esperienza d’acquisto del cliente finale. “Abbiamo un approccio molto moderno, sia nella parte vendita che logistica. L’obiettivo è rendere la vita dell’utente più semplice, che sia B2c o B2b”, sottolinea Mouhadab. Anche l’attenzione per il prodotto resta uno dei capisaldi del successo Milor, infatti tutte le collezioni vengono ideate e sviluppate internamente. “I nostri prodotti sono tutti disegnati, sviluppati e finiti in Italia. In un momento dove la creatività scarseggia, noi l’abbiamo avuta”, asserisce Mouhadab. E tra le novità più apprezzate del 2024 spiccano la Prisma gem, una pietra sintetica brevettata dal colore unico e brillante che ha avuto un grande successo soprattutto nelle collezione ‘Bronzallure’, e la collezione ‘Etrusca’, che ha ottenuto ottimi riscontri di mercato. La vera scommessa per il futuro è però la nuova linea ‘Diamore’, in oro e diamanti lab-grown: “È una pietra su cui stiamo puntando molto. È etica, sostenibile e si presta a uno sviluppo su larga scala. Noi ci crediamo molto”.

Milor si distingue anche per la costante ricerca e sviluppo, con 41 step produttivi interni che vanno dalla prototipia 3d al controllo qualità, per offrire gioielli 100% made in Italy dal tratto estetico contemporaneo ma fortemente radicato nella tradizione artigiana. “Il ritmo di cambiamento che una ditta deve avere oggi è quello di una startup. Noi affrontiamo l’innovazione, non la subiamo”.

Infine, pur riconoscendo l’incertezza dello scenario globale, Mouhadab sostiene che l’obiettivo di superare i 50 milioni di euro di fatturato entro la fine del 2025 resta un “desiderata concreto”. “Ci stiamo andando vicino – commenta il manager -. In uno scenario così incerto, essere in crescita è già un grande risultato”. Per il futuro, l’azienda intende continuare a puntare sull’espansione nei mercati strategici, rafforzare il retail domestico e potenziare ulteriormente il canale digitale, mantenendo come principio guida l’innovazione. “Nel nostro dna siamo innovativi da sempre e continueremo a esserlo”, conclude Albert Mouhadab.

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Redazione Redazione Eventi e News