HeyLight, tra ricerca e sostenibilità cresce il mercato del luxury second-hand

Durante l’ultimo festival del cinema di Cannes, Natalie Portman si è presentata sul red carpet con un abito di alta moda firmato Dior del 1951. Così ha fatto qualche giorno dopo anche Rooney Mara, che ha scelto un abito bianco senza spalline della collezione di alta moda primavera 1956 di Givenchy Haute Couture by Hubert de Givenchy. Il vintage non è mai stato più cercato e premiato come opzione consapevole. Del resto, il mercato del second-hand sta vivendo una stagione d’oro; secondo un report redatto da Vestiaire Collective in collaborazione con Boston Consulting Group, infatti, ha triplicato il suo valore in tre anni, raggiungendo quasi 120 miliardi di dollari, con una previsione di crescita annua del 30% a livello globale.

A guidare la crescita sono diversi fattori come emerge da The New Wave of Luxury – Rivoluzione digitale e nuovi scenari di consumo, l’analisi di Compass Banca realizzata con HeyLight dedicata al mondo del fashion luxury. La ricerca evidenzia come il 25% degli acquisti nel guardaroba di un consumatore mediamente provenga dal mercato dell’usato; sostenibilità e desiderio di esclusività sono alla base della scelta rispettivamente per il 40% e il 35% degli intervistati. “Il second-hand è un’opportunità trasversale: al centro della relazione c’è il cliente e la sua emozione con il prodotto iconico, che prescinde dal canale di provenienza, che sia monobrand o boutique.”, ha spiegato Denise Ciccarelli, Head of Fashion Luxury HeyLight, “Nell’ottica di rafforzare l’engagement con il brand, il second-hand amplia le possibilità di accesso da un lato e di perpetuare gli elementi valoriali nel tempo e tra più persone coinvolte”.

Entro il 2030, infatti, il mercato del fashion luxury raggiungerà i 530 miliardi di euro con i nati tra il 1981 e il 2000 a rappresentare i principali acquirenti del mercato con una quota compresa tra il 50 e il 55% e seguiti dai più giovani, che peseranno per il 25-30%. Un target che ha messo al centro della sua esperienza d’acquisto la tecnologia e che rappresenta il 70% degli utilizzatori di sistemi di pagamento BNPL (Buy Now Pay Later).

Nel dettaglio, i principali fruitori di acquisti pre-loved sono Millennials e i clienti della Generazione Z, gli stessi che guideranno la domanda di beni di fashion luxury. Sulla base della ricerca How to Engage the Customer of Tomorrow, promossa da Salesforce in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana, la sostenibilità è una delle macro-richieste principali che Millennials e Gen Z rivolgono ai brand del lusso e della moda, una nuova sensibilità che trova sostegno anche da parte dei buyer di CBI, che integrano nella loro offerta proposte green e adottano pratiche rispettose per l’ambiente. Quasi tutti gli associati, infatti, dimostrano attenzione nel mantenere comportamenti ecocompatibili, utilizzando materiali riciclati, finanziando iniziative ecologiche e puntando su sistemi di energia e imballaggio green. Mettendo a confronto i punti di vista, emergono punti contatto destinati a rafforzarsi: il 13,6% degli associati CBI ha riscontrato un interesse tangibile verso i prodotti sostenibili da parte dei clienti mentre iI 6% dei consumatori dichiara di riconoscere un forte coinvolgimento delle aziende per la sostenibilità.

Fonte dati: The New Wave of Luxury di HeyLight
Per approfondire, consulta il report completo disponibile in download gratuito

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