I cacciatori chiedono alla Regione Toscana di poter cacciare 120mila fringuelli, specie protetta

Settembre 3, 2025 - 02:30
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I cacciatori chiedono alla Regione Toscana di poter cacciare 120mila fringuelli, specie protetta

Dopo il via libera incassato in due Regioni a guida centrodestra – Liguria e Lombardia –, che hanno approvato la caccia in deroga a oltre 176mila uccelli appartenenti a specie protette (fringuelli e storni), adesso la lobby venatoria ci riprova anche in Toscana, saldamente in mano al centrosinistra in attesa della tornata elettorale in agenda a ottobre.

Le associazioni venatorie hanno infatti avanzato una lettera indirizzata al presidente della Regione Eugenio Giani, in cui si chiede l’attivazione della deroga per la caccia al fringuello: una specie protetta a livello europeo che pesa appena 20 grammi a esemplare, simbolo della piccola fauna selvatica che dovrebbe essere tutelata.

Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf Italia rispondono oggi con «sdegno e ferma opposizione alla proposta avanzata dalla Cabina di regia delle associazioni venatorie», definendo la richiesta «inaccettabile, anzi irricevibile, che rappresenta un gravissimo passo indietro di oltre trent’anni in ambito ambientale, culturale e giuridico. Non si tratta solo di un attacco alla biodiversità, ma di un sicuro nuovo fronte di contenzioso con l’Unione europea: proprio le deroghe concesse in passato da alcune Regioni italiane per la caccia a specie protette sono state oggetto di diverse procedure d’infrazione da parte della Commissione europea».

La Direttiva Uccelli 2009/147/CE è chiara: l’articolo 9 consente deroghe solo in presenza di condizioni rigorose. In questo caso, si tratterebbe di una deroga ex lettera c), motivata da fini ricreativi e basata sul principio della “piccola quantità” – un presupposto completamente disatteso, vista la richiesta di abbattimento di 119.847 fringuelli, un numero chiaramente incompatibile con qualsiasi definizione di “quantità limitata”.

«Invitiamo quindi il presidente Giani e l’intera Giunta regionale a respingere con decisione questa proposta inaccettabile – dichiarano ad una sola voce le associazioni – E ribadiamo che l’eventuale concessione della deroga sarebbe non solo illegittima sul piano giuridico, ma anche eticamente inaccettabile, culturalmente regressiva e profondamente impopolare. L’opinione pubblica italiana, infatti, si è già ampiamente espressa contro la caccia per divertimento a specie protette.  Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf Italia si appellano al senso di responsabilità delle istituzioni affinché prevalga la tutela della natura e del bene comune, e non gli interessi di una minoranza che continua a ignorare le normative europee, la scienza e il sentimento diffuso della cittadinanza».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia