“Il diavolo veste Prada 2”: come cambierà lo stile delle protagoniste?

A quasi vent’anni dall’uscita del primo film, Il diavolo veste Prada 2 è realtà. Confermate la sceneggiatrice originale Aline Brosh McKenna e (pare) le protagoniste principali: Meryl Streep, Anne Hathaway ed Emily Blunt. La trama? Miranda Priestly dovrà reinventarsi nell’era dei social e delle crisi editoriali, cercando fondi proprio da Emily, ora manager di un colosso del lusso.

Qui la moda non sarà solo sfondo scintillante, ma campo di battaglia e strumento di potere. Aspettando il 1 maggio 2026 per il reveal dei tanto attesi look, ecco tutto quello che sappiamo fino ad ora. E qualche previsione di stile.
Come, dove e quando: Il diavolo veste Prada 2 è in arrivo
Il sequel de Il diavolo veste Prada 2 è ufficialmente entrato in produzione, con riprese che si svolgeranno tra New York e l’Italia per tutta l’estate. Dietro la macchina da presa torna David Frankel, mentre la sceneggiatura è ancora firmata da Aline Brosh McKenna. L’uscita nelle sale è prevista per il 1° maggio 2026, e l’annuncio è arrivato direttamente da 20th Century Studios con un teaser inequivocabile: due décolleté rosse e la scritta “Il diavolo veste Prada 2. Ora in produzione”. La trama si muove tra la crisi dell’editoria e i nuovi equilibri della moda. Miranda Priestly, direttrice di Runway, si ritrova a fronteggiare le conseguenze della rivoluzione digitale e il crollo della carta stampata. In un plot twist tutto da gustare, a detenere il potere economico necessario alla sopravvivenza del magazine sarà Emily Charlton, ex assistente e ora manager in un colosso del lusso. La posta in gioco? I fondi pubblicitari.

La ragazza Chanel, così la costumista Patricia Field aveva immaginato il cambio look del personaggio di Anne Hathaway.
Il cast: ritorni e assenze
Tornano quasi tutti: Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt e Stanley Tucci. Ai fan non è sfuggita però un’assenza importante: Adrian Grenier, alias Nate, il fidanzato cuoco di Andy, non farà parte del sequel. Una scelta coerente con il percorso di vita dell’attore, che si è ritirato da Hollywood per dedicarsi alla sostenibilità in Texas. E sul web ci si divide: tra chi non può immaginare questo secondo capitolo senza il fidanzato di Andy, e chi crede che fosse proproio lui il diavolo citato nel titolo della pellicola, perchè incapace di sostenere la propria fidanzata e troppo egoriferito. Ma per un’attor che va, ce n’è uno che arriva. Kenneth Branagh, che interpreterà il misterioso marito di Miranda, mai mostrato in precedenza.

Andy, Miranda e Emily: il trio delle meraviglie (di stile) che nel 2026 tornerà sul grande schermo.
Come cambierà la moda nel sequel
Il primo Il Diavolo veste Prada non ha solo lanciato battute cult, ma veri e propri fashion moment da antologia. Il cappotto verde di Andy per la carrellata di look newyorkesi, il maglioncino ceruleo diventato manifesto inconsapevole della filiera moda, gli stivali cuissardes della trasformazione, le cinture “identiche”, l’eleganza tagliente di Miranda e l’eccentricità tagliata su misura per Emily. A firmare tutto fu Patricia Field, già artefice dei look di Sex and the City. Che si ispirò a Donna Karan, Liz Tilberis e a Christine Lagarde per il guardaroba di Miranda, battezzando Andy come ragazza Chanel e lasciando che i look più forti fossero di Emily, algida ma decisa. Come sarà il loro ritorno sul grande schermo? Per ora, niente spoiler.

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Toto-fashion: le previsioni sui look di Miranda, Andy ed Emily
Senza anticipazioni ufficiali è quindi via libera all’immaginazione: come sarà cambiato lo stile delle protagoniste in vent’anni? Miranda oggi affronterebbe la tempesta digitale con blazer couture, occhiali oversize e un guardaroba più essenziale rispetto il passato, quiete luxury in chiave newyorkese. Dopo l’abbandono della carta, potremmo vederla flirtare con un’estetica da business contemporanea, fatta di silhouette architettoniche, palette fredde e accessori audaci nella loro compostezza. Il cambio di rotta lavorativo di Emily avrà con tutta probabilità influito anche i suoi look: mix di tailoring su misura, borse da collezione, scarpe iconiche. Una donna in controllo, come in passato, che non deve più “fare la fame per entrare in una taglia 40”, ma si concede volumi e colori audaci. E Andy? Il suo futuro è il più incerto. Dopo aver lasciato Runway, potrebbe aver abbracciato la sostenibilità, il giornalismo d’inchiesta o… un minimalismo da intellettuale in seta e lino. Sarà ancora una ragazza Chanel? O forse più Miu Miu? O magari una nuova donna Bottega Veneta? Al via il toto scommesse fashion.

Il diavolo veste Prada, in attesa del sequel.
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