Il nuovo metodo brasiliano per avere capelli in piega senza sforzo. Ti salva l’estate

Un trucco sui capelli umidi, lasciate asciugare all’aria o durante la notte, offrono una soluzione leggera ma efficace per ottenere una piega voluminosa e durevole, con un look fresco e zero stress.

L’ho testato la prima volta durante un’estate caldissima. Capelli bagnati ogni giorno, nessuna voglia di phon, e tanto meno di passare ore a cercare di domarli. Avevo già provato con i bigodini morbidi, il calzino arrotolato, i classici torchon. Qualcosa funzionava, ma niente mi dava un risultato costante. Poi, parlando con una cliente brasiliana, mi ha spiegato come facevano lei e sua madre da sempre. Nessun prodotto, niente calore, solo trecce su capelli lavati e tamponati bene, lasciate ad asciugare completamente.

Il procedimento è semplice, ma va fatto con criterio. Si lavano i capelli normalmente, con uno shampoo leggero e un balsamo idratante. Poi si toglie bene l’acqua in eccesso con l’asciugamano, senza strofinare. Devono essere umidi, non fradici. A questo punto si dividono in tre sezioni, quattro se i capelli sono molto spessi, e si intrecciano in modo classico, senza tirare troppo. Più la treccia è stretta, più il risultato sarà definito. Più è morbida, più il movimento sarà ampio e naturale. Si fissano con elastici morbidi e si lascia che i capelli si asciughino da soli, senza toccarli.

Come nasce il metodo brasiliano delle trecce e come funziona

La cosa importante è che si asciughino completamente prima di scioglierli. Se restano anche solo leggermente umidi, il risultato dura poco e le onde si afflosciano. Il metodo funziona bene anche di notte. Si fanno le trecce prima di andare a dormire e la mattina si sciolgono con le dita, senza pettine. Si può usare un po’ di olio leggero sulle punte o uno spray al sale per dare texture, ma non è indispensabile. Il bello è proprio che il capello mantiene la sua forma senza essere forzato.

In Brasile lo fanno da generazioni, soprattutto nei mesi più umidi. È un modo per definire il movimento senza rovinarlo. Le trecce servono a guidare la forma del capello mentre si asciuga. Nessun calore, nessun danno. Il fusto rimane sano, le punte non si sfibrano, e con il tempo i capelli iniziano ad avere una piega più naturale anche da sciolti. Io lo consiglio a chi ha un mosso leggero che non riesce mai a venire fuori da solo, ma anche a chi ha capelli lisci e vuole più volume e movimento.

Su capelli fini il risultato è più delicato, ma c’è. Su capelli spessi o già mossi, basta regolare la quantità di trecce per ottenere un effetto più definito. Se sono molto lisci, si può aggiungere una mousse leggera prima di intrecciarli, ma solo sulle lunghezze, mai sulla radice. Se sono trattati o secchi, meglio usare un leave-in idratante per evitare che si secchino troppo mentre asciugano.

Il vantaggio, oltre al fatto che non serve niente di complicato, è che i capelli reggono bene anche con il caldo e l’umidità. Le onde create così si muovono con naturalezza, non si increspano subito, e soprattutto non danno quell’effetto rigido da ferro. È una tecnica che si adatta alla vita vera. Ideale per le vacanze, ma anche per chi si lava i capelli spesso e non vuole ogni volta rifare tutto da capo.

Lo consiglio anche a chi ha smesso di usare il calore per motivi di salute del capello. Non fa miracoli, ma è efficace, economico, sostenibile. Richiede solo un po’ di pazienza e costanza. E una volta che si impara a dosare la quantità di trecce e a scegliere il momento giusto per scioglierle, diventa parte della routine senza stress.

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