Ius Scholae, apertura di Forza Italia al Pd: pronti a confronto

Apertura politica da parte di Forza Italia allo Ius Scholae, voluto fortemente dal Pd. “É il contrario. Noi abbiamo una proposta di legge che è lo Ius Italiae. Una parte è già diventata legge perché il governo ha preso la parte sullo Ius sanguinis, adesso abbiamo lo Ius Scholae. E la nostra proposta è diversa da quella del Pd. Noi diciamo 10 anni di scuola con profitto, quindi è più restrittiva della situazione attuale. Noi vogliamo che la cittadinanza sia una cosa seria, quindi nessuna disponibilità al lassismo”. Così il vicepremier e leader di Forza Italia ha risposto ai cronisti al margine dell’informativa al Senato.
FI voterebbe la proposta del partito anche senza un accordo di maggioranza? “Noi – ha risposto Tajani – abbiamo la nostra proposta. Siamo pronti a discuterla con tutti quanti. Il Parlamento é sovrano”. Se il Pd chiede la calendarizzazione della vostra proposta siete pronti a votare con loro? “Non é che noi siamo pronti a votare con loro, – ha spiegato – è il Pd che deve votare la nostra proposta. Chiunque vuole votare la nostra proposta la voti. Ma noi non siamo disposti a trattare sugli anni e sui tempi”. A chi chiedeva se il M5S potesse convergere sulla proposta di FI, Tajani ha detto: “Mi pare che loro siano per i 5 anni, ma è inaccettabile per noi. Per noi 10 anni o nulla”.
Lega: “Quella sullo Ius Scholae è solo una boutade estiva”
“La Lega un anno fa, grazie ad un emendamento che porta la mia prima firma, ha fatto in modo che aumentasse il numero degli insegnanti di lingua italiana per il potenziamento della stessa per i minori stranieri. Questa è la reale integrazione e chi parla di Ius Scholae dovrebbe conoscere la realtà delle nostre scuole dove i minori stranieri dopo 4, 5, 6 anni di scuola non parlano nemmeno l’italiano. Per questo rispedisco al mittente anche l’ipotesi – prettamente estiva e puntualmente ricorrente – dello Ius Scholae: non si fa il bene dei ragazzi”. Così il deputato della Lega Rossano Sasso a margine di un evento del Carroccio alla Camera in cui si è presentata una risoluzione contro l’islamizzazione della scuola”.
“Il bene dei ragazzi stranieri – che hanno gli stessi diritti dei ragazzi italiani, non hanno nessun diritto in meno – lo si fa aiutandoli ad integrarli realmente, non regalando loro una cittadinanza che così non ha senso. La scuola – sottolinea Sasso – è un ascensore sociale ma nel caso dei minori stranieri che non parlano la lingua italiana è un ascensore fermo al piano terra. Quindi – aggiunge- preoccupiamoci dei reali problemi e lasciamo perdere una propaganda politica di elementi che non riguardano nemmeno il programma del centro-destra per cui gli italiani ci hanno votato nel 2022”.
Se voteremo mai la proposta di Forza Italia? “L’integrazione non funziona con un pezzo di carta. La cittadinanza italiana va bene così com’è, il modo con cui acquisirla, l’Italia è il Paese che ne concede più in tutto il continente europeo, per cui questa noi la riteniamo una boutade estiva e ideologica che non ci appartiene”, conclude.
Pd esprime soddisfazione per l’apertura di Forza Italia
“L’apertura manifestata da Forza Italia alla calendarizzazione della discussione sullo Ius Scholae rappresenta un segnale positivo che il Parlamento non può ignorare. Tuttavia, è fondamentale che questo impegno sia serio e concreto, e non si riduca a una mera dichiarazione di intenti priva di sostanza”. Lo dichiara il senatore del Pd Graziano Delrio che aggiunge: “Il tema dello Ius Scholae riguarda i diritti fondamentali di migliaia di giovani che vivono, studiano e crescono nel nostro Paese, inseriti nella nostra comunità scolastica e sociale. Sono ragazzi e ragazze che, pur non avendo ancora il riconoscimento formale della cittadinanza, si sentono italiani, e sono italiani, a tutti gli effetti e meritano di vedere riconosciuti i propri diritti”.
“Il Parlamento ha il dovere di affrontare questa questione con serietà e responsabilità, garantendo un dibattito libero e approfondito che porti a una soluzione condivisa, capace di rispondere alle attese di questi giovani e di tutta la società italiana. Riconoscere il diritto di cittadinanza a chi cresce e si forma nelle nostre scuole sarebbe un passo avanti significativo per il Paese, un segno di civiltà e inclusione che non possiamo più rimandare”.
“Il Gruppo Pd è pronto a sedersi attorno a un tavolo con tutte le forze politiche disponibili a collaborare, per superare le divisioni e portare a casa un risultato concreto. Il futuro di tanti giovani e, più in generale, il futuro della nostra società, meritano questo sforzo e questo atto di responsabilità e di civiltà”, conclude Delrio.
Simona Malpezzi ha detto: “Bene le aperture di FI in tema di cittadinanza. Le proposte in Parlamento ci sono. Ripartiamo provando a dare una possibilità a quelle bambine e a quei bambini che sono a scuola con i nostri figli e le nostre figlie? Approviamo insieme una legge doverosa di civiltà politica”.
Tante le voci positive tra i dem: “L’apertura di Forza Italia sullo Ius Scholae è una possibilità che va verificata ed esperita, non lasciata cadere. Mi auguro che da Pd e forze di opposizione, così come da quelle di maggioranza più consapevoli, possa venire attenzione e dialogo. I diritti prima di tutto”. Lo scrive sui social il senatore dem Filippo Sensi.
FI: “Il Parlamento decida e chi vuole lo voti”
“Su Ius Scholae decida il Parlamento liberamente. Il testo di Forza Italia è rigoroso: la cittadinanza prevede un ciclo scolastico di almeno 10 anni seguito con profitto. Non ci sono né sconti né sanatorie, siamo lontani dall’approccio semplicistico proposto dal referendum. Chi è d’accordo, lo voti”. Lo afferma la deputata di Forza Italia e vice responsabile del dipartimento Esteri, Isabella De Monte.
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