Lampedusa, affonda barcone con oltre 90 migranti a bordo: salvate 87 persone, dispersi almeno cinque

L’ennesima tragedia davanti alle coste italiane di Lampedusa. È nello specchio d’acqua davanti l’isola siciliana che un barcone è affondato nella notte tra domenica e lunedì.
A bordo c’erano oltre novanta migranti, persone originarie in larga parte del Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Guinea Konakry, Mali, Senegal e Sudan.
L’imbarcazione, lunga circa 12 metri, è affondata nella notte a circa 45 miglia dalla maggiore delle isole Pelagie, in area Sar tunisina-maltese: a soccorrere i migranti e a lanciare l’allarme alla Capitaneria di porto è stato l’equipaggio di un peschereccio tunisino.
Nell’area si è diretta quindi la Guardia costiera italiana che ha fornito assistenza portando sull’isola di Lampedusa gli 87 superstiti: almeno una persona, una donna di circa 30 anni, è morta nel naufragio. Il suo corpo senza vita è stato recuperato in mare ed è già stato portato questa mattina alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dopo lo sbarco al molo Favarolo di Lampedusa.
Sono almeno 5 i dispersi del naufragio. Fra i migranti che sono trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola ci sono 23 donne e 10 minorenni: hanno riferito alle autorità italiane di essere partiti ieri notte da La Louza, in Tunisia, con un barcone di metallo di circa 12 metri, pagando da mille a 2 mila dinari a testa. Nella struttura d’accoglienza, polizia e Croce Rossa cercheranno, sentendo i naufraghi, di avere maggiori informazioni sul numero di dispersi e di persone che hanno perso la vita.
Lunedì mattina l’isola ha fatto fronte ad un secondo sbarco di migranti, 78 persone giunte a bordo di un gommone e soccorse poco prima dell’alert di naufragio dalla motovedetta Cp 319 della Guardia costiera. A comporre il gruppo di ivoriani, ghanesi, guineani, nigeriani e sudanesi, sbarcato a molo Favarolo, anche 14 donne e 5 minori. Gli stranieri hanno riferito di essere partiti venerdì sera, pagando 1.500 euro a testa, da Gasr Garabulli, in Libia. Anche loro, dopo un primo triage sanitario, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 165 ospiti.
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