Sedentarietà in calo: gli italiani scoprono il benessere dello sport

L’Italia sta cambiando passo. È quanto rivela l’ultimo rapporto Istat sulla pratica sportiva: la sedentarietà è in calo. Infatti, è scesa dal 35% del 2023 al 32,8% nel 2024, mentre oltre 21 milioni e mezzo di persone (pari al 37,5% della popolazione con più di 3 anni) praticano uno o più sport. Un trend in crescita che evidenzia un progressivo abbandono della vita sedentaria, a favore di uno stile di vita più attivo e salutare.
L’Italia si muove di più
A trainare il cambiamento è soprattutto la crescita della pratica sportiva continuativa, che in trent’anni è passata dal 17,8% al 28,7%. In particolare, si registra un vero e proprio boom tra gli over 65, con un incremento significativo rispetto al 1995. Anche i giovani confermano la loro passione per l’attività fisica: il 75,6% degli 11-14enni pratica sport regolarmente, ma resta un campanello d’allarme l’alto tasso di abbandono, soprattutto tra le ragazze.
Non solo palestre: il fitness è ovunque
La pandemia ha trasformato il modo di fare sport. Cala la sedentarietà da divano, cresce l’allenamento in casa (dal 13,5% al 20,2% in dieci anni), negli spazi condominiali o all’aperto, spesso supportato da app e tecnologie digitali. Secondo l’Istat, quasi il 19% degli sportivi utilizza strumenti online per l’attività fisica, con una prevalenza tra le donne e i giovani adulti.
A dominare la classifica delle attività preferite ci sono ginnastica, fitness, aerobica (33,1%), seguiti da calcio (20,3%), sport acquatici (18,7%) e atletica/jogging (18,3%). Interessante anche l’ascesa del padel, oggi praticato dal 2,9% degli sportivi.
Lo sport come stile di vita
Il 61,5% degli sportivi lo fa per mantenersi in forma, quasi la metà per passione e il 27,5% per ridurre lo stress. Le motivazioni variano con l’età: se tra i giovanissimi prevale il desiderio di divertirsi e stare in compagnia, tra gli adulti contano salute, benessere mentale e prevenzione. Per gli over 75, lo sport assume valore terapeutico.
Chi abbandona, lo fa per mancanza di tempo o per i costi
Ma non è tutto oro. Oltre 14 milioni e mezzo di italiani hanno abbandonato lo sport, spesso per mancanza di tempo, interesse o accessibilità. Un fenomeno in crescita, soprattutto tra adulti e anziani. Preoccupante anche il dato sui dropout tra i giovani: quasi il 18,3% tra i 10 e i 24 anni ha smesso di fare sport, con picchi più alti tra le ragazze.
Serve una strategia nazionale
«Il medagliere deve andare di pari passo con la qualità della vita», ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, sottolineando l’importanza dei numeri per orientare le politiche. Coni e Comitato Paralimpico Italiano condividono l’obiettivo: raddoppiare i praticanti e rendere lo sport accessibile a tutti. L’Istat fotografa un’Italia che, nonostante le disuguaglianze territoriali e di genere, si sta rimettendo in movimento. Una buona notizia per la salute pubblica, ma anche un invito a non fermarsi: perché lo sport non è solo competizione, ma una scelta quotidiana per vivere meglio e più a lungo.
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