Lo Sport per trasmettere valori e speranza

Il Giubileo dello Sport presentato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, vuole celebrare lo sport come fondamentale esperienza umana e culturale, veicolo di valori e speranza. Il programma include un’udienza con Papa Leone, un convegno internazionale e un pellegrinaggio alla Porta Santa. In Sala Stampa Vaticana le testimonianze di Novella Calligaris e dell’atleta paralimpico Amelio Castro Grueso evidenziano come lo sport insegni sacrificio, resilienza e sia una scuola di vita. L’evento mira a rafforzare il ruolo dello sport come simbolo di unità e pace.

Una esperienza umana di ricerca di senso

A introdurre le iniziative in programma il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione per che ha voluto collegare lo sport alla sua essenza, cioè ascoltarlo come quello che è: una grande esperienza umana di ricerca di senso, di maturazione positiva dell’importanza del collettivo e della comunità. “L’esperienza sportiva chiede oggi di essere prospettata come una ricca espressione culturale. Lo sport è oggi una delle esperienze culturali più estese e determinanti in termini di trasmissione dei valori. Ricordiamo le recenti parole di Papa Leone ai ciclisti durante il passaggio del Giro d’Italia in Vaticano – Siete modelli per i giovani di tutto il mondo – che mettono bene in luce l’alta responsabilità che lo sport rappresenta per la società. Parlare dello sport è sempre parlare dell’umano e delle sue ragioni di vita”

Il Programma

Il programma prevede sabato mattina la partecipazione all’udienza giubilare di Papa Leone, poi all’Augustinianum il convegno internazionale “Lo slancio della speranza”, che si propone di riflettere sul valore umano, pedagogico e spirituale dello sport. Saranno anche annunciati i vincitori del concorso fotografico “Sport in Motion” promosso dal dicastero, con la partecipazione di moltissimi giovani dei vari continenti. Alle 17, partendo da piazza Pia, inizierà il pellegrinaggio verso la Porta Santa organizzato in collaborazione con Athletica vaticana, aperto a tutti gli sportivi, senza necessità di registrazioni. Sempre sabato sera, in collaborazione con la Fondazione Piccolo America, verrà proiettato in piazza San Cosimato a Trastevere il film di Hugh Hudson Chariots of Fire. Infine, l’appuntamento principale, domenica mattina: la Messa presieduta da Papa Leone XIV.

Perdere meglio che vincere

“La speranza anima lo sport: non fai dell’attività senza avere speranza e passione. Ci sono tanti motivi che abbinano la fede e lo sport”, ha detto citando la prima lettera di san Paolo ai Corinzi, Novella Calligaris, leggenda del nuoto, prima donna italiana a vincere una medaglia, oggi giornalista di Rai News24. Per Calligaris l’atleta deve saper perdere “perché perdendo – ha detto – uno dimostra veramente quello che è. Significa capire quale è l’obiettivo e dove si è sbagliato. Non sempre lo sbaglio è dell’altro, ma è anche il nostro. Lo sport insegna il sacrificio”. Ogni atleta ha una storia da raccontare. La sua sofferenza, le cadute, le risalite. Lo sport è una scuola di vita. E’ un’arte. Nell’antica grecia, infatti lo sport era uno delle discipline che veniva pratito nei giochi olimpici insieme ad altre discipline come la poesia e il canto

La forza per andare avanti

Amelio Castro Grueso, atleta paralimpico colombiano di scherma ha perso una gamba in un incidente e ha dormito per un anno all’ostello Caritas di via Marsala: “Mi ritengo un privilegiato. Grazie alla fede, ho avuto la capacità di andare avanti, e ora cerco di aiutare chi si trova in una situazione di depressione o ansietà. Vedere come Dio ha agito in passato mi fa avere la speranza che lo farà anche in futuro. È l’esempio che cerco di trasmettere ai ragazzi quando andiamo a parlare nelle scuole”.

Esperienza di vita

“Il Giubileo dello Sport non è un evento agonistico, un campionato, un torneo – ha riflettuto Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana – ma è un’esperienza cristiana che gli sportivi vivranno insieme. Come un’unica grande squadra, tutti con la stessa dignità, senza guardare al medagliere. Un’esperienza di conversione che potrà consentire al mondo dello sport di prendere più consapevolezza del proprio ruolo, anche sulle questioni centrali di carattere inclusivo e sociale e della pace”.
Durante il pellegrinaggio, una rappresentanza della Conferenza episcopale francese consegnerà ad Athletica Vaticana la Croce degli sportivi, riferimento spirituale per le Olimpiadi e Paralimpiadi parigine del 2024, nella Cappella degli atleti nella chiesa della Maddalena. Sarà presente Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale.

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